Massiccia partecipazione e percorso ottimamente presidiato per questa nuova edizione della Cinq Pass par Bregnan, con partenza dal Centro polifunzionale di Bregnano, immersi nell’umida bruma brianzola.
18,9 km totali con un dislivello abbastanza contenuto (205 metri complessivi), conditi però da numerosi tratti su sterrato e fango, che in alcuni momenti mettono comunque a dura prova la muscolatura. Dopo aver attraversato il centro cittadino nei pressi della Chiesa di San Michele e della monumentale ex Casa del Fascio, il percorso continua su asfalto per un altro chilometro abbondante prima di addentrarsi in aperta campagna, su strada bianca, fino a Cermenate. A partire dal quarto chilometro il sentiero sterrato sale leggermente, culminando a quota 333 metri in prossimità di un suggestivo tratto boschivo. Dal km 6.4 al km 8.1 continuiamo a correre in discesa fino all’interno del Parco del Lura e, immediatamente dopo aver attraversato l’omonimo torrente, affrontiamo un bellissimo sentiero in leggero e costante saliscendi, con rapidi cambiamenti di direzione e tratti da puro trail running. Le recenti piogge e il terreno pesantemente umido costringono molti corridori a rallentare il passo e a cercare un appoggio più saldo. Torniamo nuovamente a correre su asfalto prima di reinoltrarci ancora all’interno del parco (siamo al km 12.6) e affrontare uno scenografico sentiero sterrato che corre parallelo alla riva sinistra del torrente, alternando sempre continui e dolci saliscendi per almeno altri cinque chilometri. L’ultimo tratto non presenta difficoltà di rilievo, essendo tutto su asfalto e quasi completamente pianeggiante ma, nel complesso, posso tranquillamente affermare che, nonostante il dislivello di questa tapasciata non sia particolarmente duro, i lunghi tratti su sentiero e le brevi salite strategicamente piazzate al posto giusto, rendono questa non competitiva un ottimo allenamento in vista dell'imminente Brunello Crossing, che correrò a breve in Toscana. Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/1379051553
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Ed eccoci arrivati ad una delle distanze più classiche e amate dalla comunità dei corridori, capace di regalare grandi soddisfazioni sia in gara che in allenamento, ma anche grandi e “piacevolissime” sofferenze, seppur di breve durata! La 10 km vi farà correre in apnea, vi farà bruciare i muscoli delle gambe come non mai e, al pari della più corta 5 km, migliorerà la vostra VO2Max e contribuirà naturalmente anche all’abbassamento della soglia anaerobica. Correre in maniera ottimale una gara su questa distanza (che viene ancora classificata al limite tra fondo e mezzofondo) vi consentirà di avvicinarvi in maniera decisa alla preparazione di una mezza maratona, costituendo un passo fondamentale verso l’iniziazione alle lunghe distanze. Come sempre, è imprescindibile dapprima effettuare il Test dei 3 km per calcolare la propria Velocità di Riferimento (vedi articolo Teoria dell’Allenamento 1 – La Velocità di Riferimento) e, in seguito, i relativi Ritmi di Allenamento (vedi articolo Teoria dell’Allenamento 2 – I Ritmi di Allenamento). Al termine di questa fase preliminare possiamo iniziare a strutturare due diversi tipi di allenamento: uno classico, con 4 sessioni di corsa alla settimana e un altro, leggermente più impegnativo, con 5 sessioni alla settimana, che prevede l’inserimento del temibile progressivo 4-3-2-1... Il primo ciclo ha una durata di 4 settimane e, come sempre, può essere successivamente ripetuto aggiungendo un 10-15% in più di chilometraggio ai Lunghi che andrete a correre in allenamento, senza però mai superare i 19 km totali. Potete trovare le tabelle ai seguenti collegamenti: Tabella 10 km – 4 Sessioni. Tabella 10 km – 5 Sessioni. Uno dei sentieri naturalistici più belli di tutta la Lombardia, che corre lungo il corso del fiume Adda, mirabili esempi di archeologia industriale disseminati sul tracciato, ricchi ristori nonché una massiccia partecipazione di corridori, rendono questa seconda edizione della Corri con Energia una delle non competitive meglio organizzate di tutto il territorio, che (ne sono assolutamente certo) diventerà ben presto una classica corsa di gennaio.
Dopo essere partiti dalla palestra adiacente la Chiesa Parrocchiale di San Giuseppe nella frazione di Porto d’Adda, i primi chilometri scorrono via veloci su asfalto, in leggerissimo falsopiano, fino alla Chiesina degli Alpini a Paderno d’Adda, nei pressi del quarto chilometro, quando scendiamo in picchiata fino alla Centrale Idroelettrica Semenza, dominata dal vicino e maestoso Ponte di Paderno. Una rapida curva a gomito sulla destra e imbocchiamo il sentiero che corre sulla riva destra del fiume Adda, inoltrandoci in uno fra gli angoli più nascosti e incantevoli di Lombardia, caratterizzato dalle aspre formazioni rocciose che il fiume incontra lungo il suo percorso e dove il celeberrimo Leonardo da Vinci prese ispirazione per la sua Vergine delle Rocce. Al km 5.5 iniziamo a costeggiare il Naviglio di Paderno, oltrepassando in successione la Conchetta, la Conca Vecchia e lo Stallazzo. Al km 7.8 gli organizzatori ci regalano un’inaspettato e duro strappetto sino alla sommità del Santuario della Madonna della Rocchetta e all’adiacente Area archeologica. Dopo un breve ristoro nei pressi della Conca Madre, ricominciamo a correre fra l’Adda e il naviglio di Paderno sino a raggiungere la Centrale Idroelettrica Bertini al km 9. Dopo poco più di un altro chilometro incontriamo la splendida Centrale Idroelettrica Esterle, in stile sforzesco, e continuiamo su strada bianca lungo l’alzaia dell’Adda sino al km 15.5. È a questo punto che il tracciato inizia a farsi un po’ più ostico, costringendoci ad affrontare una prima risalita lungo il pianoro soprastante il fiume e, al km 16.6, un paio di tornanti decisamente impegnativi, subito seguiti da un altro tratto in costante e leggera salita, che perdura per almeno altri due chilometri abbondanti. Il rimanente tracciato ci conduce fino al centro di Colnago e alla Chiesa di Sant’Alessandro, tutto in leggero falsopiano e su asfalto, eccezion fatta per un breve tratto su sterrato poco oltre il ventitreesimo chilometro. Giunti in prossimità di Cornate d’Adda, passiamo accanto a Villa Comi e ci godiamo il fresco sole di questa meravigliosa giornata di corsa fino all’arrivo, ammirando i monti innevati del lecchese che si stagliano all’orizzonte. Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/1367978541 Impossibile descrivere in un solo e breve articolo tutte le bellezze architettoniche, storiche ed artistiche, nonché gli incantevoli paesaggi incontrati durante questa bellissima tapasciata che, almeno per il sottoscritto, rappresenta una prima assoluta da ripetere molto probabilmente anche in futuro. Dislivello positivo totale da non sottovalutare (570 metri) e 18,8 km complessivi che trasformano questa gara in una sorta di trail urbano, dal momento che il percorso è quasi interamente su asfalto, eccezion fatta per qualche breve tratto su lastricato e/o basolato, ma con strappi decisamente impegnativi.
Si parte dalla Città Bassa di Bergamo e i primi chilometri scorrono via facili, in leggerissimo falsopiano. Oltrepassato Borgo Palazzo, affrontiamo la prima vera salita della gara al km 2.5, che ci conduce fino alla Città Alta, alle splendide Mura Venete e alla massiccia Porta Sant’Agostino, subito seguita dall’omonima Chiesa. Continuiamo inesorabilmente a salire gradualmente lungo le mura fino alla velocissima discesa a gomito in prossimità di Porta San Lorenzo e raggiungiamo la frazione di Valverde, costeggiando il Castello e la Chiesa di Santa Maria Assunta. Il tracciato prosegue poi in falsopiano lungo il Torrente Morla e al km 6 inizia un lungo e panoramico strappo di almeno un chilometro e mezzo, seguito da un’altrettanto bella discesa fino a Porta Sant’Alessandro, nei pressi della storica Cittadella e della Torre di Adalberto. Siamo al km 8.6 e ci attende ora un massacrante strappo fino al Castello di San Vigilio (km 9.3) che taglia letteralmente le gambe, subito seguito da un altro tratto estenuante che culmina con la Scalinata di Via Monte Bastia al km 10 e la successiva discesa su acciottolato. Altro strappetto lungo Via Orsaiola e poi, finalmente, è possibile lasciare andare le gambe fino alla Chiesa di San Sebastiano, in prossimità del dodicesimo chilometro, preceduta da una leggerissima salita. Per circa tre chilometri il tracciato non presenta alcuna difficoltà e, dopo il Tempio dei Caduti, ritorniamo a Borgo Canale per iniziare infine la velocissima discesa finale verso la Città Bassa e il meritato ristoro finale. Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/1356585319 Si torna finalmente a correre un lungo lento dopo la pausa natalizia e non potevo davvero scegliere di meglio rispetto a questa classicissima non competitiva di inizio anno che, pur riservando tanto asfalto e relativamente pochi tratti su sterrato, ci regala comunque un buon dislivello totale in salita di 513 metri, spalmato su 20,1 km.
Partenza dal centro sportivo di Torrevilla a Monticello Brianza e primi chilometri quasi completamente privi di difficoltà, corsi sempre su asfalto, eccezion fatta per alcuni tratti su sentiero sterrato all’interno del Parco Agricolo della Valletta. Leggermente più impegnativo è il tratto in contropendenza su sentiero, che affrontiamo poco dopo il quinto chilometro, per poi tornare nel centro abitato di Monticello e continuare senza particolari asperità fino al km 10. Continuiamo su asfalto affrontando i durissimi strappi di Via Piccardino e Via Sant’Apollonia, capaci di tagliare letteralmente le gambe alla maggior parte dei partecipanti, per poi gettarci in picchiata lungo la ripidissima Via delle Molere e costeggiare la Chiesa di San Vincenzo. Le colline e i boschi del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone incombono finalmente alla nostra destra e, giunti a questo punto del percorso (in prossimità del km 12.5 e dello splendido Castello di Crippa) bisogna armarsi di forza e di buona volontà, perché inizia la salita più lunga ed impegnativa di tutta la tapasciata. È un tratto che i corridori abituati a frequentare queste zone conoscono molto bene, perché si tratta del celebre strappo che, lungo Via Belvedere e Via Montevecchia, conduce sino alla sommità del piccolo borgo di Lissolo, ad un’altitudine massima di 537 metri. Il successivo sentiero in discesa nel bosco è molto suggestivo, ma va comunque affrontato con cautela a causa del terreno scivoloso, mentre la discesa su asfalto fino al centro storico di Sirtori è veloce e priva di difficoltà, eccezion fatta per un brevissimo strappetto verso il km 16.6. Dopo aver attraversato l’abitato di Viganò, torniamo finalmente a Monticello, dove ci aspetta un’ultima e graduale salita su asfalto di circa un km, prima di giungere al meritato arrivo di questa prima ed ottima non competitiva dell’anno. Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/1345113495 Intraprendere il corretto cammino verso il dimagrimento generalizzato non è mai facile e, senza conoscere con buona approssimazione il proprio quantitativo corporeo di Massa Grassa, si corre sempre il rischio di imboccare qualche strada sbagliata. Vediamo pertanto insieme quali sono le metodologie più semplici e maggiormente diffuse che ci consentono di calcolare la Massa Grassa (a ciascuno di essi verrà a ogni modo dedicato in futuro un articolo dedicato e ben più dettagliato rispetto al presente).
Per concludere, le percentuali di grasso corporeo e lo stato di forma di ogni singola persona variano inoltre a seconda del sesso in base ai valori sotto riportati:
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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