CORRENDO S'IMPARA!
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11ª QUATER PAS IN VALVERDA – Bergamo – 29/09/2019

30/9/2019

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Le strade del Parco Regionale dei Colli di Bergamo stanno quasi diventando una seconda casa in quest’ultimo anno di non competitive corse in provincia e la Quater pas in Valverda non delude le aspettative, presentandosi come una collinare di ritmo medio, quasi interamente su asfalto e a tratti piuttosto ostica, a causa di qualche strappo abbastanza muscolare.
Si parte dal centro sportivo prospiciente la Chiesa di Santa Maria Assunta e si inizia a costeggiare subito la bella Ciclabile del Torrente Morla, in leggerissimo saliscendi.
Al secondo chilometro arriva uno strappetto sulla ciclabile di legno sospesa nei pressi di Pontesecco e, al km 2.4, si imbocca la Ciclabile del Quisa, incontrando la prima vera salita al terzo chilometro, non troppo impegnativa, ma comunque da non sottovalutare, subito seguita da una velocissima discesa, che termina solo al km 4.3.
Continuiamo a correre su saliscendi, all’ombra di una piacevolissima vegetazione, per almeno altri 3 chilometri, fino a quando svoltiamo a sinistra, raggiungendo il piccolo centro medioevale di Sombreno di Paladina (km 7.6). Dopo un breve tratto pianeggiante, raggiungiamo il santuario della Madonna della Castagna (km 8.7) e, finalmente, poco prima della frazione Fontana, mettiamo gambe in spalla e affrontiamo il primo violento strappo dell’intero percorso, che si snoda dal km 9.4 al km 10.7 nel consueto scenario di suggestiva bellezza paesaggistica che solo i colli di Bergamo sanno regalare.
La discesa immediatamente successiva alla svolta nei pressi della Chiesa di San Sebastiano viene quasi subito interrotta da un tratto di saliscendi piuttosto lungo, che termina solo al km 13.1, quando ci imbattiamo in una massacrante Salita dello Scoriazzone, un micidiale miscuglio di gradini e acciottolato che mette davvero a dura prova le gambe, terminando solo alla base del Castello di San Vigilio (km 13.7). Possiamo rifiatare parzialmente fino al km 14.7, quando ci gettiamo finalmente in picchiata fino alla Stazione Inferiore (km 15.5) ed oltre, costeggiando le Mura Venete e raggiungendo infine la Chiesa della Madonna del Giglio e lo splendido ponte che attraversa Porta San Giacomo (km 16.5).
Percorriamo il Viale delle Mura fino al km 17.1, per poi svoltare a sinistra e raggiungere l’Ex Chiesa di Sant’Agostino. Ancora un piccolo sforzo in leggera salita fino a Porta San Lorenzo (km 18.1) e, infine, la veloce discesa sino al ristoro finale.
Altro ottimo allenamento di 18,7 chilometri totali e 411 metri di dislivello positivo complessivo, corsi a un buon ritmo lento!
Clicca sui link sottostanti per osservare il tracciato e il video del percorso!
https://www.strava.com/activities/2748578691
https://www.instagram.com/p/B2_ihSZHxoL/
Foto
Valverde - Bergamo
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17ª SOLIDALMENTE – Almè (BG) – 22/09/2019

23/9/2019

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Per un amante del freddo come me le prime temperature autunnali sono una vera e propria manna del cielo e correre senza un sole caldo sopra la testa significa poter mantenere un buon ritmo lungo tutto il percorso.
Questa volta scegliamo la non competitiva di Almè, nella provincia bergamasca, partendo dal centro storico. Oltrepassiamo quasi subito le tracce delle antiche fortificazioni del luogo (il Borghetto e la medioevale Torre di San Fermo) e, dopo un chilometro circa, imbocchiamo la lunga ciclabile che costeggia dall’alto il fiume Brembo, ricalcando il precedente sedime della vecchia linea ferroviaria. Si tratta di un bel nastro d’asfalto, con numerosi passaggi in galleria (dove il cardiofrequenzimetro perde spesso il collegamento satellitare...), prevalentemente in costante e leggerissima salita.
Al km 7.5, nei pressi della vecchia stazione di Sedrina, torniamo sui nostri passi, ripercorrendo a ritroso la ciclabile ma, al km 11.3, svoltiamo a destra dopo una galleria e affrontiamo alcuni stretti tornanti in discesa su acciottolato che ci conducono al celebre Ponte che balla sul Brembo dove, per ragioni di sicurezza, è vietato correre ed è pertanto necessario procedere camminando in fila indiana.
Il tratto successivo è abbastanza muscolare, in costante salita, sempre su acciottolato, ma estremamente suggestivo, perché si passa accanto all’antica Dogana Veneta di Clanezzo, oltrepassando il Torrente Imagna sullo splendido Ponte di Attone, di epoca romana, poi rimaneggiato durante il medioevo. Sono circa duecento metri di vera salita da godersi fino all’ultimo metro. Si continua a salire lentamente e in maniera molto dolce fino all’abitato di Almenno San Salvatore e, a partire dal km 12.7, si affronta una veloce discesa che ci porta fino al ponte sul Brembo e a Villa d’Almè.
Dal km 13.7 al km 15.5 affrontiamo l’unico tratto di sterrato ciclabile dell’intero percorso, che costeggia il Brembo, comunque abbastanza agevole. Si torna infine su asfalto, salendo leggermente verso l’arrivo.
Al termine i chilometri percorsi, nonostante l’interruzione satellitare, saranno certamente più di 18, con un dislivello positivo complessivo di 234 metri, estremamente spalmati lungo l’intero tracciato.
Clicca sui link sottostanti per osservare il tracciato e il video del percorso!
https://www.strava.com/activities/2730142992
https://www.instagram.com/p/B2trp9pFAZp/

Foto
Il Ponte di Attone e l'antica Dogana Veneta sul Brembo
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40ª SGAMBATA VERDERESE – Verderio (LC) – 15/09/2019

16/9/2019

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Dopo tante corse con dislivelli più o meno impegnativi la fatica comincia a farsi sentire e, questa volta, opto per una classica brianzola, decidendo di tornare a correre lungo le amate sponde dell’Adda, con partenza dal centro sportivo di Verderio. Alla fine il dislivello positivo, spalmato su poco più di 18 chilometri complessivi, sarà comunque di 245 metri, concentrati per la maggior parte su un’unica faticosissima salita posta verso la fine del percorso.
Il clima sembra clemente, ma è solo apparenza, perché, nonostante il sole non dardeggi e il cielo sia abbastanza coperto, l’umidità dell’aria è davvero elevata e si preannuncia subito un’abbondante sudata.
Dopo essere partiti attraversiamo quasi subito il centro storico di Verderio, passando accanto al palazzo della Biblioteca e, dopo qualche centinaio di metri, nei pressi della bella Chiesa dei Santi Nazaro e Celso, sfruttando una leggerissima discesa, che ci aiuta a mantenere un buon ritmo di crociera.
Dal km 1.9 al km 2.7 affrontiamo il primo tratto di sterrato erboso pianeggiante, che termina nei pressi di Cascina Brugarola. Dopo un suggestivo passaggio all’interno di Cascina Malpensata (km 3.1), svoltiamo subito a destra, per imboccare una strada bianca sterrata che conduce a Cascina dei Boschi (km 4.3) e continua per almeno un altro chilometro, prima di ritrovare l’asfalto.
Dal km 6.4 in avanti inizia una lunga e veloce discesa che attraversa il centro di Porto d’Adda e si tuffa verso la Valle dell’Adda. Al km 8.8 affrontiamo un paio di stretti tornanti su acciottolato, nei pressi della storica Centrale Esterle, giungendo finalmente sulla ciclabile che costeggia il fiume.
Si continua in leggero saliscendi sino al Santuario della Madonna della Rocchetta, accanto al Naviglio di Paderno e, dopo aver oltrepassato lo Stallazzo (km 11.4), inizia uno scenografico passaggio lungo il naviglio, che alterna strada bianca e asfalto, quasi sempre in costante e leggerissima salita. Dal km 12.9 ricominciamo lentamente a scendere ma, giunti in vista del Ponte di Paderno, svoltiamo improvvisamente a sinistra, affrontando una salita su acciottolato decisamente massacrante. Trecento metri di stretti tornanti che mettono realmente a dura prova le gambe. D’ora in avanti il percorso torna ad essere pianeggiante, alternando asfalto e sentieri sterrati erbosi; oltrepassiamo Cascina Assunta (km 15), Cascina Airolda (km 16.1), tornando infine nella periferia di Verderio al km 17.
Clicca sui link sottostanti per osservare il tracciato e il video del percorso!
https://www.strava.com/activities/2710042693
https://www.instagram.com/p/B2bZGVQFH5A/
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Foto
Cascina Assunta, nei pressi di Paderno d'Adda (LC)
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12ª TRA TORRI E CASTELLI – Casazza (BG) – 08/09/2019

9/9/2019

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Una pioggia battente sin dall’inizio e intense folate di freddo vento mi riconciliano con la corsa, dopo mesi di caldo umido opprimente!
Siamo ancora sul Lago di Endine, con partenza dal centro sportivo di Casazza, che sorge sull’antico villaggio romano di Cavellas, da cui prende il nome la Val Cavallina.
Dopo qualche centinaio di metri in leggera salita su asfalto, incontriamo uno stretto sentiero sassoso (km 0.6), che si dipana per soli 300 metri fino a raggiungere la strada che ci porta all’interno del comune di Spinone al Lago.
Continuiamo a salire, con lieve dislivello, fino al centro storico, quando al km 1.7 svoltiamo improvvisamente a sinistra, imboccando una stretta e ripida mulattiera che si inerpica lungo il versante del monte che incombe sulla città. Si tratta della famigerata Salita degli asini, con pendenze davvero proibitive e un selciato reso scivolosissimo dalla pioggia, che non accenna minimamente a smettere. Correre diventa quasi impossibile e, soltanto dopo un paio di centinaia di metri, in pieno bosco, sono costretto a camminare, cercando di fare maggior presa con le scarpe da trail.
L’ascesa, realmente dura e particolarmente ostica anche a causa del freddo, termina soltanto al km 3, in prossimità dello splendido Castello di Bianzano. Dopo il primo ristoro possiamo finalmente aumentare il ritmo, gettandoci in discesa lungo la strada asfaltata che conduce a Ranzanico (km 5.7) e al secondo ristoro, posto sotto il porticato della deliziosa Chiesa di San Bernardino (km 6.2).
Si scende ancora su asfalto fino al km 6.6 quando, in prossimità della Chiesetta degli Alpini, ci inoltriamo nel bosco, affrontando uno stretto sentiero sterrato, spesso invaso dal fango e a tratti abbastanza tecnico, ma la discesa è così piacevole che anche le difficoltà passano in secondo piano.
All’ottavo chilometro ritroviamo l’asfalto e aumentiamo di nuovo la velocità, sfruttando la discesa che ci porta sin dentro Endine Gaiano. Al km 9.7 attraversiamo la statale per imboccare la provinciale che si snoda lungo la sponda orientale del Lago di Endine, seguendola fino al km 13, quando svoltiamo leggermente per raggiungere il basolato del lungolago per circa mezzo chilometro e inoltrarci, infine, in un bel sentiero sterrato poco più breve.
Tra leggeri saliscendi, strade asfaltate, basolati e sentieri raggiungiamo il centro storico di Monasterolo del Castello, costeggiando la Chiesa di San Salvatore e l’adiacente Via Crucis (km 16). A partire dal km 16.6 ritroviamo prima il basolato e poi una strada bianca particolarmente suggestiva, che si snoda lungo il Fiume Cherio, passando alle falde del medioevale Castello di Monasterolo (km 17).
Al termine i km percorsi saranno 18,8 per 397 metri di dislivello positivo, quasi unicamente concentrati nella celebre Salita degli Asini.
Clicca sui link sottostanti per osservare il tracciato e il video del percorso!
https://www.strava.com/activities/2691406418
https://www.instagram.com/p/B2KFJAjFPgA/
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Il Lago di Endine
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    Davide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni.

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