A causa di problemi logistici il trail in Toscana salta all’ultimo momento e, quindi, opto per una non competitiva piuttosto interessante in territorio bergamasco, alle pendici orientali del Monte Canto.
Partiamo dal centro sportivo della cittadina di Ambìvere, affrontando un primo tratto facile su asfalto e, dopo aver costeggiato il Torrente Dordo, sfioriamo il centro storico di Mapello, scorgendo una bella torre medievale e, con una rapida svolta a destra, imbocchiamo Via della Scalinata, sulla quale incombe l’imponente Chiesa di San Michele Arcangelo. Lo strappetto sulle scale è rapido e muscolare, ma ancora nulla in confronto a ciò che ci aspetta subito dopo. Al km 1.8 entriamo in Via dei Colli e la strada inizia a salire su asfalto sul Monte Canto, raggiungendo in breve tempo pendenze superiori al 10%. Poco dopo il terzo chilometro, nei pressi della Chiesetta dei Cerri degli Alpini, il percorso svolta a sinistra e continuiamo a salire in maniera inesorabile per un altro chilometro, fino ad arrivare ad un’improvvisa curva a gomito sulla destra, che si inerpica letteralmente per una ventina di metri, mettendo a durissima prova le nostre gambe, per poi continuare su selciato irregolare su uno stretto sentiero. Gran parte della fatica è però ormai fatta e, ritornando sull’asfalto, nei pressi del km 5 raggiungiamo finalmente il ristoro accanto alla splendida e storica Abbazia Rettoria di Sant’Egidio, in frazione Fontanella. La successiva discesa è velocissima e, a parte una breve risalita vicino all’antico Castello della Botta (km 6.4), continua per altri due chilometri, fino al breve e corribile strappetto nelle vicinanze della Chiesa del Sacro Cuore. Il percorso diventa a questo punto prevalentemente pianeggiante e, pur consapevoli di correre un lento domenicale, siamo indotti a tenere piuttosto alto il ritmo, almeno fino al dodicesimo chilometro, quando rientriamo nel centro urbano di Mapello e, infine, ad Ambìvere. Gli ultimi chilometri, tutti ancora perfettamente corribili e privi di qualsiasi asperità, alternano alcuni piacevoli saliscendi sino all’arrivo finale. Poco più di 20 chilometri complessivi per un più che rispettabile dislivello totale positivo di 434 metri. Ottima non competitiva, preludio a molte altre che ho intenzione di correre nei prossimi mesi in provincia di Bergamo. Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/1402195834
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Tantissimi partecipanti per questa nuova edizione della classica Aranciolona, ultimo lungo lento in vista del prossimo trail in Toscana.
Il percorso, che alterna sapientemente asfalto, strade bianche ed altri lunghi tratti di sterrato in mezzo ad alcune macchie boschive, si presenta prevalentemente pianeggiante, con brevi strappi, tutti perfettamente corribili anche ad andature più elevate del solito (il dislivello complessivo del tracciato è di circa 209 m.) Dopo essere partiti dal centro sportivo San Giovanni Bosco, raggiungiamo velocemente il centro cittadino di Olgiate Olona e, in prossimità del secondo chilometro, imbocchiamo una discesa su asfalto che ci porta all’interno del Parco del Medio Olona, permettendoci di costeggiare la riva destra dell’omonimo fiume. Il ritmo rimane sempre abbastanza veloce e corriamo in scioltezza lungo l’argine, alternando piacevoli saliscendi fino al mirabile esempio di archeologia industriale del Cotonificio Candiani di Fagnano Olona (km 6). Dopo aver attraversato il fiume, il successivo tratto costeggia parte del vecchio percorso ferroviario fino al km 8.3, dove incontriamo uno strappetto in salita decisamente interessante, con numerosi sassi sul selciato e terreno scivoloso sino alla frazione Balzarine. Il sentiero continua su sterrato fino al decimo chilometro, poco prima di entrare nel centro abitato di Gorla Maggiore e, in vista del km 11, affrontiamo una ripida discesa su gradoni che ci riporta all’interno del parco. Il tracciato quasi completamente pianeggiante aiuta a mantenere una buona andatura fin quasi al km 17, poco prima dell’ultimo attraversamento sull’Olona e della salita su asfalto che ci porta all’interno dello scenografico parco di Villa Greppi-Gonzaga e al meritato e ricco ristoro finale. Al termine di questa non competitiva, il cardiofrequenzimetro segnerà 18,9 km e un buon ritmo finale pari a 4’46/km, comunque ancora migliorabile. Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/1391220497 Uno degli errori più frequenti commessi dalla maggior parte della popolazione (in cui, purtroppo, incorriamo spesso anche noi corridori) è quello di mangiare troppo durante il pasto serale. Solitamente arriviamo alla Cena stanchi, stressati dopo una giornata di intenso lavoro e, molto probabilmente, anche dopo una sessione pomeridiana di allenamento intensivo. Di conseguenza, tendiamo ad assumere troppe calorie in concomitanza della cena, cercando di compensare la stanchezza accumulata stimolando i centri del piacere del nostro cervello. Peccato che l’assunzione massiccia di nutrienti in questo particolare momento della giornata conduca sempre all’inevitabile accumulo di grasso corporeo...
Prima di fornire qualche consiglio su come dovrebbe essere strutturata una cena salutare, bisognerebbe tenere conto dei seguenti aspetti:
Come evitare, pertanto, tali effetti, cercando comunque di nutrirsi in maniera adeguata alle esigenze di noi corridori? Vediamo dunque insieme qualche punto fondamentale:
Cosa, invece, bisogna assolutamente evitare durante la cena?
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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