Altro lungo lento tranquillo fra le colline bergamasche, con partenza dalla Chiesa di Sant’Alessandro e il piacevole centro medioevale di Prezzate di Mapello.
Si inizia a correre su asfalto, in leggerissima salita, fino all’attraversamento della provinciale a Campinetto (Km 1.4), proseguendo poi fino a Gromlongo. Al km 3.4 la strada inizia improvvisamente a salire e, dopo poche centinaia di metri, affrontiamo il primo vero tratto di sterrato, molto panoramico e decisamente muscolare. Ritroviamo l’asfalto al km 4.3, sfruttando una breve discesa, per poi ricominciare subito a salire poco prima del ristoro (km 4.8) e intraprendere una salita spaccagambe, che si inoltra nel bosco al km 5.5 e inizia a scendere solo al km 6.2. Ma non dobbiamo cantare vittoria, perché il percorso ricomincia quasi subito a salire sul versante settentrionale del Picco Alto, sempre su sentiero, per poi tornare a scendere velocemente fino alla Sella di Brocchione. A partire dall’ottavo chilometro scendiamo velocemente verso il territorio di Palazzago, ritrovando poi lo sterrato al km 9.5, in corrispondenza dell’ultima vera salita importante di tutto il percorso, che si inerpica fin quasi alle falde della vetta de La Vena (km 10). Per quasi tre chilometri scendiamo, alternando sentiero e asfalto, fino a raggiungere nuovamente la provinciale al km 13.4 e la campagna di Arzenate. Dopo circa un chilometro passiamo accanto alla medioevale Chiesa di San Pietro e continuiamo all’interno del comune di Brembate di Sopra (km 16.4). Gli ultimi chilometri, percorsi interamente su asfalto, non sono nè difficoltosi nè piacevoli alla vista, ma ci consentono di mantenre un ritmo costante sino all’arrivo. Complessivamente, in sintesi, un primo tratto molto bello, spesso duro, condito da una piacevolissima discesa boschiva e un ultimo tratto non particolarmente entusiasmante, per 20,2 chilometri totali con 404 metri di dislivello totale positivo. Clicca sui collegamenti sottostanti e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/3125064873 https://www.instagram.com/p/B86bEI1g9id/
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Lo chiamano “Mini” Winter Trail, ma di “mini” questa corsa di 24,3 km, con 847 metri di dislivello totale positivo, ha ben poco...
La terza edizione del trail associato alla storica Marcia della solidarietà di Missaglia si presenta in tutto il suo fulgore, con una temperatura insolitamente primaverile e tanto, tantissimo sterrato, condito da frequenti salite massacranti, che mettono realmente a dura prova anche le gambe dei corridori più allenati. Si parte praticamente già in salita, attraversando il centro storico di Missaglia e raggiungendo il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone già al km 2.2, quando imbocchiamo il Sentiero dei Roccoli e iniziamo a scendere velocemente su un sentiero tecnico lungo il versante occidentale della Valle Santa Croce. Attraversiamo il torrente Molgoretta al km 4.8 e continuiamo a scendere lungo la Strada dei Vagoncini, immersi nel bosco, fino al km 6.7, quando ci attende un bello strappetto in salita su asfalto, prima di riprendere a scendere in frazione Cascina Oliva (km 7.7). Aumentiamo l’andatura sfruttando la strada asfaltata che attraversa Lomaniga e, infine, al nono chilometro, iniziamo una lunghissima e dura ascesa verso Montevecchia Alta, estremamente panoramica e dal fondo diversissimo. Raggiungiamo lo storico centro abitato al km 11.1, continuando imperterriti a salire lungo la scenografica Via Alta Collina almeno sino al tredicesimo chilometro, quando iniziamo finalmente a scendere, imboccando la Panoramica su selciato ghiaioso. Al km 14.5 deviamo improvvisamente a sinistra, lamciandoci in picchiata nel bosco lungo la Strada del Sindaco e raggiungendo di nuovo il guado sulla Molgoretta al km 15.4. Il tratto successivo, in puro stile trail running in mezzo al bosco fino alla Cappelletta di Crippa (km 16.6) è veramente duro e possiamo solo riprendere parzialmente fiato nella successiva discesa su asfalto, dal momento che, dal km 17 al km 18, ci attende un’ulteriore salita, prima della veloce discesa verso Viganò (km 19.4). Ancora un ultimo sforzo in salita in frazione Ca’ Nova (km 20) e poi, finalmente, si può aumentare il ritmo, correndo prevalentemente su asfalto, fino all’arrivo accanto alla Basilica di San Vittore. Che dire... percorso stupendo, organizzazione perfetta e la consueta bellezza delle colline di Montevecchia rendono questo Mini Winter Trail un ottimo terreno di allenamento per tutte le gambe più esigenti. Clicca sui collegamenti sottostanti e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/3105448368 https://www.instagram.com/p/B8oljBsCZ7g/ Un bel lungo lento e tranquillo fra le campagne della Brianza comasca era quello che ci voleva per tornare a respirare un po’ dopo i dislivelli importanti del mese di gennaio.
Si parte dal centro di Cirimido e, dopo circa un chilometro e mezzo, ci si inoltra in un bel sentiero sterrato boschivo, privo di particolari asperità, per poi ritrovare l’asfalto e una lunga strada di campagna dal km 3.1 al km 4.6. Continuiamo a mantenere un ritmo tranquillo, godendoci la campagna circostante dal km 4.9 al km 7.5, tornando nuovamente su asfalto e aumentando l’andatura. In prossimità del Santuario della Beata Vergine delle Grazie (km 7.8) svoltiamo a destra e subito dopo a sinistra, imboccando un lungo tratto in leggerissima discesa, dapprima su asfalto e, infine, su terra battuta (dal km 9.9 al km 11.5). Una volta entrati nel Bosco della Moronera (km 12) si sale in maniera impercettibile, correndo su un lungo sentiero rettilineo di almeno un chilometro e mezzo, spesso su terreno erboso. Gli ultimi chilometri alternano asfalto e terra battuta, senza risultare muscolarmente impegnativi. Un’ottima tapasciata di 15 km esatti per 86 metri di dislivello totale positivo complessivo. Clicca sui collegamenti sottostanti e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/3084681337 https://www.instagram.com/p/B8WMfj8ikIZ/ L’Endurance Raid di Montecchia di Crosara (VR) si rivela essere una gara decisamente particolare all’interno del panorama italiano e, se per gli organizzatori della stessa, si configura come una sorta di introduzione al mondo delle OCR (complice anche la presenza di una prova non competitiva agli ostacoli nel finale), non per tale motivo non è godibile anche dai corridori puri e, ancora meglio, dai trail runner.
Ostacoli naturali, tanto fango e alcuni dislivelli davvero da cardiopalma fanno da sfondo a questa prova, corsa sulle alte colline circostanti la Val d’Alpone. Poche centinaia di metri di asfalto in piano e svoltiamo quasi subito a sinistra, affrontando un primo interessante strappo che ci porta al superamento a braccia di un muro a secco al km 0.8, subito seguito da una brevissima discesa e da un’altra lunga e costante salita dal km 1.4 al km 2.3, sempre su asfalto. A questo punto svoltiamo ancora a sinistra, affrontando un primo breve sentiero in salita nel bosco o, meglio, quasi una vera e propria via d’acqua estremamente ripida, costellata di fango, sassi e tronchi caduti. Si continua in leggera contropendenza su fanghiglia e si risale gradualmente fino al km 2.8, quando ci troviamo di fronte ad un vero e proprio muro in salita! Un centinaio di metri con una pendenza quasi proibitiva e tanto fango, che ci costringe ad avanzare quasi carponi, servendoci spesso anche delle mani! Dal km 3.2 al km 3.7 riprendiamo fiato, correndo su un falsopiano, per poi tornare nuovamente a salire, sempre su sterrato. Il passaggio all’interno di uno stretto canyon è realmente spettacolare e dobbiamo servirci di una corda per risalire sul sentiero che ci conduce fino alla cima del Monte Mirabello (km 5.9), dalla quale inziai finalmente una discesa, dapprima lievemente tecnica e poi molto più scorrevole, su asfalto, a partire dal km 6.3. Ma le gambe devono ancora lavorare, perchè al settimo chilometro imbocchiamo il sentiero che ci porta sino alla vetta del Monte Bastia (km 7.4) e alla successiva e velocissima discesa tecnica fra vigneti d’alta collina e suggestivi sentieri nel bosco. Ritorniamo finalmente a Montecchia di Crosara al km 13.1 e aumentiamo il ritmo fino all’arrivo finale. Ed ecco a voi l’Endurance Raid, un autentico e duro trail di 14,17 km con 574 metri di dislivello totale positivo, estremamente ardui. Clicca sui collegamenti sottostanti e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/3064317942 https://www.instagram.com/p/B8EGHttigtc/ |
AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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