CORRENDO S'IMPARA!
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29ª CAMMINAIDO – Bergamo – 21/07/2019

24/7/2019

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Il gran caldo la fa da padrone in questa nuova edizione della CamminAIDO di Bergamo, con partenza dall’oratorio di Monterosso.
Dopo i primi due facili chilometri su asfalto, entriamo finalmente nella bella ciclabile del Parco dei Colli di Bergamo nei pressi di Borgo Santa Caterina (km 2.2), costeggiando il Torrente Morla con un bello e dolce saliscendi fino al km 4.7, quando ci imbattiamo nella prima salita dell’intero percorso.
Si tratta di uno strappo vero, a tratti decisamente muscolare e impegnativo, che attraversa il caratteristico borgo di Gallina, regalandoci la consueta stupenda vista sulla valletta sottostante.
Continuiamo inesorabilmente a salire ancora, raggiungendo dapprima le falde meridionali del maestoso Castello di San Vigilio (km 7.8), per poi salire ulteriormente fino a quota 475 metri, poco dopo il nono chilometro, sul Colle dei Roccoli.
Da questo punto in avanti inizia una lunga e veloce discesa, che ci consente di passare accanto alla Chiesa di San Sebastiano e di correre lungo la panoramica Via Torni, fino a raggiungere il Tempio dei Caduti e Palazzo degli Angelini nei pressi del km 12.8.
Sfruttiamo il leggero saliscendi per mantenere un buon ritmo fino a Borgo Canale, costeggiando la Chiesa di Santa Grata e la Stazione Inferiore della funicolare, per poi svoltare all’improvviso a destra dopo esser passati sotto la monumentale Porta Sant’Alessandro e iniziare una veloce discesa sopra le mura cittadine, passando accanto alla Cannoniera di San Giovanni e uscendo dal recinto murario attraverso la scenografica Porta San Giacomo, che ci riconduce in Città Bassa.
Un lieve strappetto dal km 15.7 al km 16.5 non inficia troppo il ritmo e, anche se il caldo diventa davvero opprimente, ci godiamo comunque il passaggio accanto all’Accademia Carrara (km 16.9) e allo stadio Azzurri d’Italia (km 17.6), prima di raggiungere il meritato arrivo.
I chilometri totali percorsi saranno alla fine quasi 19, per un dislivello positivo complessivo di 372 metri, interamente compressi fra il quarto e il non chilometro.
Clicca sui link sottostanti per osservare il tracciato e il video del percorso!
https://www.strava.com/activities/2550053111
https://www.instagram.com/p/B0LJ0gdFNDe/
Foto
Il Castello di San Vigilio - Bergamo
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45 ᵃ MARCIA NEL VERDE DI MISSAGLIA – MISSAGLIA (LC)

17/7/2019

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Si torna finalmente a correre nel cuore dell’amata Brianza, affrontando un caldo ancora intenso, ma godendosi il paesaggio di questa bella non competitiva Fiasp e i sentieri del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone.
Si parte subito in leggera salita dal centro sportivo di Missaglia per raggiungere, dopo soltanto mezzo chilometro, la storica Villa Cioja, in frazione Missagliola e continuare verso il comune di Monticello Brianza dove, al km 1.5, troviamo finalmente un primo tratto di sterrato in discesa in aperta campagna, che ci conduce sin dentro l’abitato di Casatenovo.
Si scende ancora piuttosto facilmente, sfruttando l’asfalto cittadino, fino a incontrare nuovamente un bel sentiero, spesso alberato, e mantenendo un buon ritmo nonostante lo sterrato. Al km 4.5 guadiamo la Roggia Nava, per poi seguirla immersi nel bosco ai margini di una graziosa valletta agricola e riattraversarla al km 5.5. Il sentiero sale leggermente, ma ritroviamo un altro tratto si asfalto in discesa al km 6, dopo una improvvisa svolta a destra che ci porta verso la frazione Ossola, nei pressi della quale imbocchiamo nuovamente un sentiero all’interno del parco, che scende ancora nella piccola conca creata alla Roggia Nava, che riguadiamo al km 8.4.
A questo punto il percorso inizia impercettibilmente a salire, ma il caldo, unito alla pendenza in graduale aumento, inizia a pesare sulle gambe già affaticate dai recenti allenamenti. Ritorniamo sin quasi in frazione Ossola e al km 9.6 ci addentriamo nel bosco, correndo in costante salita per almeno due chilometri, dopo aver ritrovato l’asfalto soltanto nei pressi di Contra. Il colpo d’occhio che ci si presenta lungo Via dei Campi è dir poco magnifico e la vista spazia sulle dolci colline di Montevecchia mentre avanziamo in discesa su una sassosa strada bianca fino a Campù Inferiore.
Continuiamo leggermente a scendere fino al km 14 e, dopo aver oltrepassato Novaglia, ritroviamo per un breve tratto un sentiero che ci porta fino al violento, seppur breve, strappo nei pressi di Maresso (km 15.2). Passiamo di fronte alla Chiesa dei Santi Faustino e Giovita e scendiamo fino alla scuola La Traccia (km 15.8), dalla quale si diparte uno scenografico sentiero immerso nel bosco, quasi tutto in salita per almeno un chilometro, alternando in seguito un saliscendi su asfalto e sterrato, che ci conduce fino a Lomaniga (km 18.2).
D’ora in avanti la strada sale costantemente, con brevi strappetti e un passaggio suggestivo lungo il Torrente Molgoretta (km 19.3) e dietro la Chiesa di San Vittore, in pieno centro di Missaglia, dalla quale si diparte l’ultima discesa prima dell’arrivo finale.
Una tapasciata da correre assolutamente, sapientemente disegnata, con 337 metri di dislivello totale positivo per 21 km complessivi.
Clicca sui link sottostanti e osserva tutti i particolari del percorso!
https://www.strava.com/activities/2530914243
https://www.instagram.com/p/Bz5Q-QGlzBe/
Foto
Vista sul Parco di Montevecchia e della Valle del Curone
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40ª QUATER PASS PER I CÒI DE BRÈ – Sombreno di Paladina (BG) – 07/07/2019

10/7/2019

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Si ricomincia a correre in maniera più rilassata, senza imminenti gare in vista, tra boschi e colline, cercando di sfuggire al caldo umido di queste settimane (senza troppo successo...).
Questa volta optiamo per una non competitiva che si snoda lungo le belle ciclabili e i sentieri sterrati del Parco dei Colli Bergamaschi, con partenza dalla Chiesa dei Santi Fermo e Rustico di Sombreno di Paladina.
Dopo il primo chilometro pianeggiante, svoltiamo a gomito sulla destra imboccando una ciclabile che ci porta sull’assolato e bollente ex sedime della ferrovia della Val Brembana, ma al km 2.4 ci inoltriamo finalmente nella scenografica Ciclabile del Quisa, quasi totalmente ombreggiata dal rigoglioso fogliame del bosco e che costeggia l’omonimo torrente per almeno tre chilometri su un piacevolissimo e leggero saliscendi su asfalto.
Al km 5.4 il percorso inizia gradualmente a salire e, questa volta, si tratta di salita vera, con alcuni tratti di forte pendenza che ci portano sin quasi sulla sommità del Colle dei Roccoli di Bergamo Alta in uno scenario di grande bellezza.
Il gran caldo rallenta il ritmo dell’ascesa, ma la successiva discesa è agile e veloce, eccezion fatta per il primo breve tratto di acciottolato.
Al km 9.3 prendiamo il Sentiero CAI 711, addentrandoci nel bosco e iniziando un bel tratto di saliscendi sterrato fin quasi al Colle Roccolone (km 10.3).
Scendiamo ancora fino all’undicesimo chilometro, quando ci imbattiamo in un violento strappetto su sterrato che ci porta fino al bel Santuario della Madonna Addolorata che domina il sottostante abitato di Sombreno.
Si scende velocemente lungo la successiva scalinata, passando davanti a Palazzo Pesenti Agliardi e, dopo aver affrontato l’ultimo e facile saliscendi fino alla Chiesa della Madonna della Castagna (km 13.4), giungiamo nuovamente in pianura e al meritato ristoro finale.
Al termine il GPS segnerà 14,36 chilometri per 343 metri di dislivello positivo complessivo, concentrati in poco più di 2 km totali.
Clicca sui link sottostanti per osservare il tracciato e il video del percorso!
https://www.strava.com/activities/2511098077
https://www.instagram.com/p/BznJs_3F3-X/

Foto
La Ciclabile del Quisa nel Parco dei Colli Bergamaschi
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SPARTAN RACE BEAST – Alleghe – Monte Civetta (BL) – 29/06/2019

4/7/2019

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Il completamento della mia prima Trifecta è finalmente arrivato e non posso che ritenermi pienamente soddisfatto, specialmente in virtù del fatto che, fino a soltanto  tre mesi fa, non avevo mai corso una Spartan ufficiale in vita mia ma, soprattutto, perché la gara di Alleghe si è rivelata un vero e proprio gradevolissimo massacro fisico.
Attorniati dal maestoso panorama delle imponenti Dolomiti Bellunesi, patrimonio Unesco, la Beast di Alleghe, interamente su sterrato montano, prende il via dai Piani di Pezzè, nel comprensorio sciistico della sottostante cittadina e inizia subito a snodarsi in salita, eccezion fatta per un dolce dislivello nelle prime centinaia di metri, senza dare un attimo di tregua.
Affrontiamo i primi ostacoli ai piedi della rocciosa Cima di Coldai dell’incombente Monte Civetta, sede di memorabili battaglie combattute dai nostri eroici alpini nella Prima Guerra Mondiale, e poco dopo il terzo chilometro, un piacevole tratto in discesa ci consente di lasciar andare le gambe, senza però forzare troppo, perché nonostante l’altitudine la temperatura è davvero rovente e sfiora i 39° e il rischio di incorrere nella disidratazione (come in molti potranno poi confermare) è realmente alto.
Giunti al quinto chilometro, si svolta improvvisamente a sinistra imboccando una salita dalle pendenze quasi proibitive, che costringe più di un partecipante ad avanzare talvolta a quattro zampe. Poche centinaia di metri durissime, seguite da una breve discesa e dal primo trasporto di sandbag che, come al solito, si rivela più duro del previsto (km 6.6). Si sale ancora fino al km 8.4, affrontando altri ostacoli strategicamente piazzati in vetta, come la fune tirolese, per poi gettarsi in picchiata nel bosco e raggiungere nuovamente l’area di partenza al dodicesimo chilometro.
Basta alzare soltanto un attimo lo sguardo e ci si rende conto che il bello deve ancora arrivare. Si supera un lungo tratto di filo spinato in salita e si ricomincia a soffrire. Un chilometro e mezzo di salita massacrante, che costringe moltissimi partecipanti a fermarsi più volte per riprendere fiato, condita dal trasporto del tronco proprio in cima.
Le forze scemano gradualmente, ma bisogna andare avanti e superare altri ostacoli! Purtroppo sfugge la presa sul twister, ma stringo i denti e avanzo, sopportando un’altra sandbag, la catena e diversi muri.
Quando pensi che, ormai, il più è fatto, ecco arrivare uno strappo violento dal km 17.8 al km 18.9 e le prime avvisaglie di crampo al polpaccio, che mi costringono a superare con dolore il muro di due metri e mezzo posto sulla Cima dei Viai, dalla quale si diparte la successiva e veloce discesa. Uno stupido errore d’equilibrio su una trave mi costringe a fare altri burpees prima di gettarmi nel sentiero sconnesso ma, in prossimità dell’arrivo, incappo nell’ennesimo errore nel lancio del giavellotto e nell’ultima monkey¸ che non mi impediscono, però, di esultare soddisfatto non appena taglio la linea del traguardo.
Bisogna ancora migliorare, ma ora l’obiettivo e la consapevolezza di poter fare qualcosa di più sono reali... un sogno c’è... e il sogno si chiama Sparta!
Clicca sui link sottostanti per osservare il tracciato e il video del percorso!
https://www.strava.com/activities/2495276231
https://www.instagram.com/p/BzYRWDZF38Q/
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Il massiccio del Monte Civetta
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    Davide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni.

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