CORRENDO S'IMPARA!
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28ᵃ CAMMINATA NELLA VALLE DEL LUJO – DOSSELLO DI ALBINO (BG) – 27/05/2018

28/5/2018

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Il primo vero caldo di stagione arriva in concomitanza con una non competitiva estremamente allenante, corsa interamente nella caratteristica Valle del Lujo, una gradevole e paesaggistica valletta secondaria della Val Seriana, in pieno territorio bergamasco. I chilometri percorsi saranno soltanto 17,83 al termine, ma gli 837 metri di dislivello positivo complessivo, uniti a lunghi tratti di sentiero boschivo, a un forte sole ad un tasso di umidità piuttosto elevato, hanno reso la Camminata nella Valle del Lujo una delle tapasciate più dure e belle che abbia affrontato in quest’ultimo periodo.
Si parte dalla parrocchia di Dossello di Albino, correndo il primo tratto interamente su asfalto e in leggera discesa, ma non bisogna lasciarsi ingannare dallo splendido panorama che si apre alla nostra sinistra sulla sottostante vallata perchè, giunti al primo chilometro, svoltiamo improvvisamente sulla destra, imboccando uno stretto sentiero sterrato che sale rapidamente, fra continui tornanti, sassi, radici e una folta vegetazione.
Lo strappo si fa subito sentire, considerando che in alcuni punti la pendenza arriva addirittura al 39% e che le gambe non sono ancora sufficientemente calde.
La successiva discesa su sterrato, molto veloce, continua fino all’abitato della frazione di Vall’Alta (km 3), raggiungendo poi su asfalto la provinciale al km 4.5.
Segue un sentiero di campagna, con uno strappetto particolarmente accidentato al km 4.8, e un successivo tratto su asfalto che attraversa il centro dell’abitato di Fiobbio nei pressi del quinto chilometro.
Il percorso continua a salire per un altro paio di chilometri, prima di una leggera discesa che termina al km 7.8. Da qui in avanti saranno lacrime e sangue perché la strada salirà inesorabilmente fin quasi al tredicesimo chilometro!
Alcuni sentieri risultano davvero ardui da affrontare a causa della presenza di fango ancora fresco e riprendiamo a correre su asfalto soltanto nei pressi del km 10.3, quando raggiungiamo il ristoro posto all’interno della frazione di Casale.
All’undicesimo chilometro imbocchiamo il Sentiero del Castagno, che prosegue in leggero falsopiano fino al km 11.7, in prossimità del quale si inerpica ancora per un altro durissimo chilometro, prima di gettarsi in picchiata in mezzo al bosco e ricondurci a Casale, dove ci aspetta un’altro strappo in salita fino al ponticello sul Torrente Valle del Cereto.
Possiamo finalmente rifiatare fino al km 15.6, senza però commettere l’errore di pensare che la fatica sia quasi finita, perché il successivo falsopiano e la splendida, panoramica e tecnica discesa lungo il Torrente Lujo ci riservano ancora delle belle sorprese in termini di sforzo, prima dell’agognato ritorno a Dossello di Albino.
Un percorso trail sotto qualsiasi punto di vista, davvero superbo!
Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso!
https://www.strava.com/activities/1599005315
Foto
Il Torrente Lujo
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37° TROFEO GRUPPO BRIANZA NORD – ALZATE BRIANZA (CO) – 20/05/2018

21/5/2018

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Una classica non competitiva brianzola per un lento rigenerante, con dislivello piuttosto contenuto (362 metri per 19,42 km totali), ma corsa su un tracciato quasi trail comunque abbastanza impegnativo, spesso su sentiero sterrato invaso dal fango causato dalle recenti piogge, che ci costringe a prestare particolare attenzione in parecchi punti, specialmente in discesa.
Si parte dal centro sportivo di Alzate Brianza¸ continuando senza scossoni per poco più di un chilometro, quando incontriamo il primo sentiero sterrato, che continua anche oltre il ponticello sulla Roggia Lubiana, proseguendo accanto al Camping Montorfano.
Giunti al quinto chilometro imbocchiamo lo splendido sentiero che costeggia il grazioso laghetto prealpino, totalmente immersi nel bosco, alternando un piacevole ma a tratti insidioso saliscendi fino al km 8.7, nei pressi del quale affrontiamo il primo vero e impegnativo strappo, non troppo lungo a dir la verità, ma con una pendenza da non sottovalutare.
Dal nono al decimo chilometro il sentiero continua a salire, presentando alcuni punti piuttosto impegnativi a causa della presenza di radici, sassi e numerosissime pozze di fango fresco, per poi scendere gradualmente sino all’abitato di Montorfano, costeggiando il Centro Golf Villa d’Este.
Corriamo ancora per poche centinaia di metri su asfalto e ci immergiamo nuovamente nel bosco al km 13, sempre in leggero saliscendi, oltrepassando dapprima Cascina Cassinazza poco dopo un chilometro e, in seguito, l’Aeroporto di Alzate Brianza nei pressi del km 16.5.
Dopo aver abbandonato il tratto di sterrato, ci attende una lunga discesa su asfalto tra il diciottesimo e il diciannovesimo chilometro, che passa accanto allo storico Santuario della Madonna di Rogoredo, e un ultimo strappetto finale tagliagambe che ci conduce al meritato ristoro finale.
Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso!
https://www.strava.com/activities/1583651577
Foto
Vista sul Lago prealpino di Montorfano
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ANTROPOMETRIA 6 – Circonferenza del polso e Costituzione Corporea

17/5/2018

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Nel precedente articolo Antropometria 2 – I Somatotipi abbiamo visto quali sono e quali caratteristiche possiedono i tre differenti Somatotipi corporei.
A grandi linee, l’Endomorfo corrisponde ad un soggetto brevilineo, che ben si adatta ad attività sportive di lotta e contatto fisico. Il Mesomorfo corrisponde ad un soggetto normolineo, che può potenzialmente eccellere in qualsiasi attività sportiva e, in particolar modo, negli sport di potenza e di velocità. L’Ectomorfo corrisponde infine ad un soggetto longilineo, capace di dare il meglio di sè negli sport di resistenza fisica e nelle attività di salto.
 
Secondo il seguente schema avremo quindi, in generale:

ENDOMORFO → BREVILINEO
MESOMORFO → NORMOLINEO
ECTOMORFO → LONGILINEO

​
​Se è possibile riconoscere i tre differenti somatotipi da una semplice osservazione esterna delle caratteristiche fisiche di ogni soggetto, come possiamo capire, in maniera sistematica, come classificare un atleta in brevilineo, normolineo o longilineo?
In tal caso possiamo affidarci alla misura della Circonferenza del Polso, dalla quale possiamo facilmente ricavarla secondo il seguente schema:
 
UOMO
  • Polso > 20 cm → BREVILINEO;
  • Polso 16-20 cm → NORMOLINEO;
  • Polso < 16 cm → LONGILINEO.
 
DONNA
  • Polso > 18 cm → BREVILINEA;
  • Polso 14-18 cm → NORMOLINEA;
  • Polso < 14 cm → LONGILINEA.
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8ᵃ CAMMINATA SOLIDALE – OLGINATE (LC) – 06/05/2018

7/5/2018

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Dopo le pendici del Monte Canto è arrivato il momento di affrontare quelle (altrettanto belle e faticose) del Monte San Genesio e questa non competitiva che si snoda fra l’Adda e il monte di Brianza si presenta come una fra le più allenanti e panoramiche della zona.
Si parte dal palazzetto di Olginate, imboccando subito la strada bianca che costeggia il fiume Adda per poco più di un chilometro e mezzo.
Alternando alcuni brevi tratti di asfalto e qualche sentiero sterrato, oltrepassiamo il nucleo altomedioevale di Caromano al km 2.7 e affrontiamo il primo strappetto in leggera salita intorno al km 3.8, per poi entrare nel comune di Valgreghentino.
Poco dopo il primo ristoro, posto al quinto chilometro nella storica frazione di Ganza¸ ci imbattiamo in un altro strappo in salita, che termina dopo qualche centinaio di metri, preludio a quello che ci aspetterà entro breve.
Si continua a correre in leggera salita su asfalto fino a raggiungere un sentiero su acciottolato nei dintorni dell’ottavo chilometro e, alzando lo sguardo, osserviamo il muro verde del San Genesio incombere sopra le nostre teste!
Si comincia a salire e si sale violentemente, con pendenze davvero formidabili, su stretti e tortuosi tornanti immersi nel bosco, che si aprono spesso all’improvviso sulla sottostante vallata.
Si spiana leggermente nella minuscola frazione di Dozio, al nono chilometro, ma è soltanto un’illusione, perché il sentiero continua inesorabilmente a salire per almeno un altro chilometro, prima che inizi una bella e rinfrancante discesa in mezzo agli alberi, che ci porta fino al “paese fantasma” di Consonno.
Ancora un piccolo strappo su asfalto dal km 11.7 al km 12.1 e poi, finalmente, ci gettiamo in picchiata verso la valle dell’Adda, prestando particolare attenzione al tratto su sentiero sterrato dal km 13.1 al km 14.6.
La sensazione è quella di aver ormai compiuto gran parte della fatica ma, giunti di nuovo ad Olginate, gli organizzatori ci regalano un’altra inaspettata salita su asfalto, assolutamente da non sottovalutare, fra il diciassettesimo e il diciottesimo chilometro.
Questa volta, però, dopo averla affrontata sotto un sole implacabile, possiamo davvero esser sicuri che il traguardo sia ormai vicino e, una volta tornati in riva all’Adda, corriamo l’ultimo tratto con la piacevole vista del fiume alla nostra sinistra.
Al termine i chilometri percorsi saranno 20,83 per un dislivello positivo complessivo di ben 666 metri, gran parte del quale immerso nel verde.
Ancora un’ottima tapa-trail da tenere sempre in considerazione per il futuro.
Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso!
https://www.strava.com/activities/1553808661
Foto
L'antica fonte-lavatoio nella frazione di Dozio, sulle pendici del Monte San Genesio
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9ᵃ DI CORSA TRA ADDA E CANTO – CALUSCO D’ADDA (BG) – 01/05/2018

2/5/2018

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Il Monte Canto non tradisce mai le aspettative e i suoi sentieri che si inerpicano in mezzo al bosco lungo le sue pendici scoscese, le rocce e le radici affioranti durante le discese, nonché gli splendidi panorami che si aprono d’improvviso sulla pianura sottostante, rendono questa tapasciata una delle non competitive più interessanti (e dure!) di tutto il panorama lombardo.
Si parte dal centro sportivo di Calusco d’Adda e, dopo qualche centinaio di metri di corsa tranquilla su ciclabile, inizia subito un sentiero sterrato che ci porta verso la Valle dell’Adda, accompagnato da una veloce e tortuosa discesa posta poco dopo il primo chilometro.
Ed è qui che cominciano le prime vere danze. Dal km 1.8 inizia una bella salita su sterrato, in puro stile trail running, che ci porta dapprima in vetta al Monte Giglio (km 3), per poi condurci dopo una breve discesa all’interno del centro abitato di Carvico, e continuare infine in leggero saliscendi.
Il Monte Canto ormai incombe di fronte a noi e, d’ora in avanti, a partire dal km 5.3, saranno lacrime e sangue, condite dalla gioia di correre in mezzo al bosco!
Si sale quasi senza interruzioni, spesso con notevole fatica, fino al settimo chilometro. Approfittiamo di una rapida discesa di un paio di centinaia di metri e affrontiamo poi una lunga salita di almeno un chilometro e mezzo, prima di rifiatare leggermente su un breve tratto aperto che spiana leggermente e correre lungo la successiva discesa che arriva nei pressi del ristoro della frazione Fontanella.
Il tratto successivo è da cardiopalma, con una salita iniziale ripidissima su gradoni, che continua poi inesorabile, alternando soltanto qualche breve discesa, fin quasi alla sommità del Monte Canto (km 12.1), nel punto più elevato di tutto il percorso.
La successiva discesa, lunga poco più di un chilometro, rappresenta soltanto un’illusione, perché le nostre fatiche non sono ancora finite e, dal km 13.2 al km 14.2, affrontiamo l’ennesimo e massacrante strappo, spesso su sentiero acciottolato, fino alla cima del Monte dei Frati.
I successivi tre chilometri, tutti in discesa (merita menzione il passaggio accanto alla Chiesa di Tassodine), con alcuni tratti da affrontare veramente con molta attenzione, sono velocissimi e torniamo finalmente a correre su asfalto entrando nell’abitato di Villa d’Adda, per addentrarci infine in un piacevole tratto di sterrato che termina vicinissimo al meritato arrivo, dove ci aspettano caldi panini imbottiti e un ricchissimo ristoro.
Ancora complimenti agli organizzatori di questa superba tapa-trail di 20,1 km con un dislivello positivo complessivo di ben 789 metri, a tratti veramente arduo.
Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso!
https://www.strava.com/activities/1543298784

Foto
Uno dei sentieri che si inerpicano sulle pendici del Monte Canto
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    Davide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni.

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