CORRENDO S'IMPARA!
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27ª LA PREALPINA – Cisano Bergamasco (BG) – 23/06/2019

24/6/2019

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Ultimo trail in vista dell’imminente e importante Spartan Race Beast di Alleghe, necessario per il conseguimento della mia prima Trifecta. Tanto caldo, altrettanta fatica, ma un percorso sapientemente disegnato e un paesaggio incantevole fanno da sfondo alla Prealpina di Cisano Bergamasco.
Si parte dal centro sportivo, correndo su asfalto per poco meno di un chilometro, prima di affrontare una ripida discesa su erba e ritrovare la strada subito dopo.
Al km 1.2 si attraversa il Torrente Sonna, entrando in un bel tratto di sterrato boschivo, in leggera e costante salita fino al km 1.7. Costeggiamo brevemente di nuovo il Sonna e il Torrente Sommaschio prima di rientrare nell'abitato di Cisano e, continuando a salire dolcemente su asfalto, ritroviamo lo sterrato al terzo chilometro, calcando un sentiero che si snoda all’interno della valle del Sonna. Al km 3.5 ci attende una brusca svolta a sinistra, con uno strappo deciso e muscolare su sentiero accidentato, che ci conduce fino al primo ristoro nei pressi della Ca’ Mata (km 3.6).
Si continua poi a salire su asfalto fino al km 4.3 e, dopo una breve e illusoria discesa, imbocchiamo il panoramico sentiero Tronchera – Ca’ Berlotti, dal quale si gode di un’eccezionale vista sulla sottostante Valle dell’Adda.
Si sale ancora gradualmente, senza interruzioni, dal km 5.4 al km 6.2, ma è a questo punto che gli organizzatori ci regalano il secondo massacrante strappo di sentiero in mezzo al bosco. Poco più di 300 metri per arrivare alla splendida Cappella Alpina sulle Corne di Bisone e alla successiva veloce discesa prima del secondo ristoro.
Il caldo si fa sentire in maniera potente, ma il percorso ricomincia a salire, alternando brevi e trascurabili tratti di asfalto con sentieri spesso sconnessi e scivolosi a causa dell’acquazzone del giorno precedente.
Al km 8.8 incontriamo finalmente una discesa, che ci permette di lasciar correre le gambe fino alla strada sottostante, dove aumentiamo il ritmo gradualmente fino al ristoro del delizioso borgo di Pomino (km 10.7).
A questo punto le strade di molti corridori divergono e, ovviamente, io opto per il percorso più lungo, ricominciando a salire violentemente lungo il Sentiero 801, totalmente immerso nel bosco, con tratti veramente impegnativi e pendenti fino alla sommità del Monte Santa Margherita, dove sorge l’omonima chiesetta medioevale (km 12.3).
La successiva discesa, non particolarmente tecnica, ma comunque quasi interamente su sterrato, è una vera e propria boccata d’aria fresca.
Dal km 14.6 al km 15.5 ripercorriamo i nostri passi sul precedente percorso fino a tornare a Pomino, per poi affrontare l’ultimo strappetto importante della giornata, di poco meno di mezzo chilometro, che mette comunque a dura prova le gambe.
Dal km 16 in avanti, alternando tratti sempre più frequenti di asfalto con brevi e scenografici sentieri, raggiungiamo la cresta soprastante la Valle del Sonna e, nei pressi del diciannovesimo chilometro, ci godiamo la vista del medioevale Castello Vimercati Sozzi, correndo lungo le mura meridionali, prima di rientrare a Cisano e affrontare l’ultimo tratto su strada.
Al termine i chilometri percorsi saranno 20,40, con un dislivello totale positivo complessivo di 632 metri, quasi interamente concentrato nei primi 12 km.
Un altro magnifico tracciato disegnato dalla FIASP nella bergamasca, che merita senz’altro di essere conosciuto e corso almeno una volta.
Clicca sui link sottostanti per osservare tutti i particolari e il video del percorso!
https://www.strava.com/activities/2473598561
https://www.instagram.com/p/BzDP-C-Ft0O/
Foto
La Cappella Alpina sulle Corna di Bisone
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3° STRAFUIPIANO TRAIL – Fuipiano Valle Imagna (BG) – 16/06/2019

17/6/2019

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Per fortuna hanno aggiunto alla denominazione la parola Trail, perché la Strafuipiano, in alcuni tratti, è talmente ostica, dura e pericolosa da meritarsi l’appellativo di Skyrace!
Il piccolo gruppetto dei semi-competitivi parte compatto dal centro sportivo di questo grazioso paesello posto quasi al termine della scenografica Valle Imagna e il primo chilometro scorre via senza intoppi uscendo quasi subito dal centro abitato, alternando pochissimo asfalto e una strada bianca che ci porta in mezzo al bosco.
Al km 1.3 un’improvvisa svolta a sinistra ci costringe ad avanzare camminando spediti su un’erta e difficile salita sterrata, che prosegue imperterrita fino al secondo chilometro, dopo aver oltrepassato il Torrente Coegia.
Di fronte si apre ora un vasto spiazzo erboso, con pendenze impressionanti, che affrontiamo al passo, ansimando anche a causa del caldo di queste prime torride giornate di giugno.
Al km 2.6 possiamo finalmente rifiatare un po’, tornando a corricchiare sulla successiva strada bianca fino al primo ristoro (km 3.2).
Da questo punto in avanti il Trail diventa a tutti gli effetti una vera e propria Skyrace.
Saliamo fin quasi in cima allo Zucco di Pralongone, dapprima affrontando una durissima ascesa nel bosco, tra radici e roccette affioranti, per poi continuare lungo la successiva cresta. Lo scenario che si apre dinanzi ai nostri occhi è magnificente, con la Val Brembana che si stende alla nostra destra e il massiccio del Resegone alla nostra sinistra, ma il sentiero è talmente stretto ed accidentato, costellato da rocce appuntite e pericolosamente esposto in più punti da rendere quasi impossibile anche una corsa dal ritmo tranquillo.
Al quinto chilometro, dopo non poca fatica, raggiungiamo finalmente la punta de I Canti, a quota 1.529 metri, ma il successivo chilometro in discesa su sentiero erboso è talmente ripido che i quadricipiti e le ginocchia sono costantemente in tensione nel disperato tentativo di frenare la velocità.
Continuiamo sul Sentiero CAI 571 fino a raggiungere il versante meridionale dello Zuc de Valmana (km 6.6). Da questo punto in avanti la discesa si fa un po’ più dolce e possiamo finalmente lasciar andare le gambe, seguendo i sentieri scavati nel terreno degli alpeggi montani. Particolarmente suggestivo è il passaggio dal km 8 al km 9, con il Resegone che si staglia imponente proprio davanti ai nostri occhi.
Inizia quindi una velocissima e muscolare discesa dal km 9 al km 9.4, che continua poi nel bosco di conifere, alternando nel primo tratto alcuni improvvisi e stretti tornanti, per poi allargarsi in un comodo sentiero da affrontare in completa tranquillità.
Piacevolissimo l’incontro con un camoscio saltellante, che mi supera al quadruplo della mia velocità, seminandomi dopo nemmeno una trentina di metri e, infine, al km 12.4, dopo un brevissimo tratto di asfalto, continuiamo a scendere su un ripido sentiero sterrato fino a raggiungere il meraviglioso borgo di Arnosto, risalente al XV secolo (km 12.8).
L’ultimo chilometro, dove lo sterrato rimane comunque ancora abbondante, viene condito da uno strappetto finale e una scalinata che ci lasciano definitivamente senza fiato.
Non potevo davvero chiedere di meglio in preparazione della Spartan Race Beast di Alleghe. 761 metri di dislivello positivo, concentrati in soli 14,3 km totali, di una durezza rara nel panorama delle non competitive lombarde!
Clicca sui link sottostanti per osservare tutti i particolari e il video del percorso!
https://www.strava.com/activities/2454478678
https://www.instagram.com/p/ByxSKFMllpY/
Foto
Lo splendido borgo di Arnosto (Fuipiano Valle Imagna), risalente al XV secolo
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45ª LA PANORAMICA – Ambìvere (BG) – 09/06/2019

11/6/2019

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A nemmeno 24 ore di distanza dalla Spartan Race Super di Campi Bisenzio decido di svegliarmi presto, inforcare le scarpe da trail e, senza badare ai dolori muscolari, di correre questa bella non competitiva sulle Prealpi bergamasche, che costeggia la cosiddetta “Riviera di Pontida”. La Beast di Alleghe incombe a fine mese ed è meglio accumulare chilometri in salita, affrontando i 773 metri di dislivello positivo della Panoramica di Ambìvere.
Si parte su asfalto, in costante e leggerissima salita, affrontando il primo strappetto importante soltanto al terzo chilometro, dopo aver oltrepassato il Torrente Dordo, per poi inoltrarsi nell’abitato di Gromlongo e, poco dopo il cimitero, ci imbattiamo in una bella e faticosa salita su sterrato, inoltrandoci nel bosco e godendoci lo splendido panorama che si apre d’intorno. Alcuni sentieri, esposti e in leggera contropendenza, con sassi e radici affioranti, soddisfano gli amanti del trail running.
Passiamo oltre il Picco e il Picco Alto, affrontando una veloce e corta discesa dopo quest’ultimo, ma al km 9 si ricomincia a salire sulle pendici meridionali del Monte Valmora, ritrovando per un breve tratto l’asfalto, fino a ritrovare un sentiero boschivo a sud del Monte Ghignoletti (km 10).
Il percorso sale ancora inesorabile fino al km 11.5, ma l’ascesa si rivela abbastanza corribile grazie al fatto che ritroviamo l’asfalto e, subito dopo la frazione di Gronfaleggio, lasciamo andare le gambe lungo una ripida discesa di quasi due chilometri e mezzo che ci porta sino alle propaggini settentrionali di Pontida.
Dal km 14 al km 14.5 ci attende un’altra salita su asfalto, davvero ostica per le gambe ormai affaticate, ma la successiva discesa su gradini e sentiero sterrato è talmente bella, tecnica e veloce, che entriamo nel centro storico di Pontida con il sorriso sulle labbra.
Un sorriso che dura poco, perché, quando ormai siamo convinti di aver quasi terminato, gli organizzatori ci regalano un’altra salita su sterrato dal 15.5 al km 16.3, che si restringe gradualmente nell’ultimo tratto, sino a trasformarsi in uno stretto sentiero in mezzo al bosco.
Manca poco, ormai, e aumentiamo notevolmente la velocità, sfruttando la successiva discesa e il tratto pianeggiante di ciclabile lungo il Dordo fino a quando, al km 19.2, ecco un’altra salita! Poco meno di mezzo chilometro su asfalto boschivo fino alla Chiesa della Beata Vergine del Castello.
Un ultimissimo tratto di sterrato in discesa e, finalmente, dopo aver oltrepassato il Torrente Gargello al km 20, rientriamo ad Ambìvere, godendoci il ristoro finale e la piacevole fatica derivante dall’aver corso questi 20,5 splendidi e panoramici chilometri.
Clicca sui link sottostanti per osservare tutti i particolari e il video del percorso!
https://www.strava.com/activities/2435676946
https://www.instagram.com/p/ByfKSI_FgNn/
​

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Le piccole vallate della "Riviera di Pontida"
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SPARTAN RACE SUPER – Campi Bisenzio (FI) – 08/06/2019

10/6/2019

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E, finalmente, Spartan Race Super fu!
Davvero una bella esperienza quella di Campi Bisenzio, dove migliaia di atleti OCR si sono dati battaglia su un percorso (apparentemente) veloce, baciato da un sole implacabile!
Una bella esperienza caratterizzata da qualche ma...
Per quel che mi riguarda, la partenza a mezzogiorno e il conseguente gran caldo hanno influenzato non poco il mio personale ritmo di corsa (che avevo invece curato molto bene nelle ultime settimane di allenamento) e alcune penalità (un paio davvero banali, purtroppo...), condite dai consueti e “amatissimi” burpees,  hanno dato il colpo di grazia alle braccia, già duramente provate dai trasporti disseminati lungo la gara (tronco, mattone, sandbag e secchio di sabbia).
Il percorso della Spartan Race Super di Campi Bisenzio (per un totale di 12,38 km) inizia a snodarsi dal parco di Villa Montalvo e, dopo i primi classici muri, iniziamo a correre velocemente lungo un serpentone di erba verde che si sviluppa lungo i canali navigabili della zona e il fiume Bisenzio, con almeno quattro passaggi diretti in acqua, di cui uno particolarmente lungo, che mette a dura prova le gambe.
Questa volta, rispetto a Maggiora, le file agli ostacoli sono decisamente meno importanti e mi consentono, tutto sommato, di non aspettare troppo e di non imbattermi quasi mai in improvvisi gorghi.
Davvero pregevole, secondo il mio parere, l’alternanza degli ostacoli proposta agli atleti e la presenza un po’ più consistente di muri, che ritengo particolarmente sfidanti e divertenti, in quanto non spezzano troppo il ritmo di corsa.
A parte un rapido passaggio all’interno dell’abitato di Campi Bisenzio e qualche tratto lungo l’argine del fiume, il percorso è quasi interamente costituito da un morbido sterrato erboso, facilmente corribile, ma abbastanza pesante a lungo andare, nonostante la quasi totale assenza di dislivello (eccezion fatta per qualche fisiologico, ripidissimo e breve saliscendi lungo gli argini).
L’errore alla slackline e al giavellotto e un particolarmente sofferto trasporto non mi aiutano ad affrontare con la giusta forza la fune posta nel finale, costringendomi a perdere almeno una decina di minuti sul tempo finale, se non addirittura di più.
A ogni modo, la gara di Campi Bisenzio mi lascia con una gran voglia di riprovarci al più presto e con il timore dell’imminente Beast di Alleghe.
Manca poco alle Dolomiti, ma si può ancora migliorare e cercare di fare tesoro degli errori commessi per affrontare al meglio l’ultimo scoglio prima del conseguimento della Trifecta!
Non male, pensando che, fino a inizio febbraio di quest’anno, non avevo mai corso una ORC in vita mia!
Clicca sui link sottostanti per osservare tutti i particolari e il video del percorso!
https://www.strava.com/activities/2433660222
https://www.instagram.com/p/BydG4Q-loSd/
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VIRGIN ACTIVE URBAN OBSTACLE RACE – Rimini – 01/06/2019

3/6/2019

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Una bella e partecipatissima OCR (non particolarmente faticosa, ma davvero impegnativa per l’alta velocità) in vista della prossima e imminente Spartan Super di Campi Bisenzio era proprio quello che mi serviva per ritrovare un po’ di confidenza con la corsa veloce, perché il percorso pianeggiante della Virgin Active Urban Obstacle Race di Rimini, grazie al fatto che si snoda in gran parte su asfalto, ha favorito il mantenimento di un ritmo forsennato sin dall’inizio.
Partenza scenografica dal bimillenario Ponte di Tiberio e ci si inoltra subito nel centro cittadino, passando accanto al Museo della Città dopo alcune velocissime curve a gomito, prima di affrontare i roadblock posti a un centinaio di metri di distanza dall’esoterico e splendido Tempio Malatestiano. Altri due ostacoli facili e veloci prima del passaggio sotto l’Arco di Augusto e del tyre flip nella piazza principale, sede del Foro Romano dell’antica Ariminvm.
Si continua a correre velocemente, senza tregua, mantenendo un ritmo che si aggira sui 4’20”/km nonostante le pause agli ostacoli  e si oltrepassa Castel Sismondo per poi tornare nei pressi del Ponte di Tiberio (km 3.5), dove affrontiamo una lunga e impegnativa monkey bar, entrando subito dopo (finalmente) nel mio amatissimo sterrato.
Il weight lift e il trasporto del peso non risultano particolarmente impegnativi e, poco dopo il quinto chilometro, si svolta improvvisamente a destra percorrendo quasi in parallelo e a ritroso il sentiero da cui siamo venuti. Ultimo scatto verso la ripida half pipe e il traguardo è finalmente raggiunto!
7 km totali percorsi in poco più di 32 minuti, per un ritmo finale di 4’36”/km. Segno che gli ultimi allenamenti a base di ripetute brevi e fartlek iniziano a dare i loro frutti.
Un ottimo 54° posto assoluto su 1.176 partecipanti (non presenti, infatti, le categorie d’età) che mi fa ben sperare per le prossime gare, dove vorrei fare bella figura nella mia categoria M40-M45.
Clicca sui link sottostanti per osservare tutti i particolari e il video del percorso!
https://www.strava.com/activities/2417494138
https://www.instagram.com/p/ByNZ0nUF4Fc/
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    Davide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni.

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