Secondo la letteratura scientifica a nostra disposizione esistono tre differenti Biotipi Nutrizionali, caratterizzati ognuno da una differente distribuzione del grasso corporeo. Tali biotipi sono facilmente individuabili effettuando la misurazione del Rapporto Vita-Fianchi e confrontando il risultato ottenuto con la tabella sottostante:
I Biotipi Nutrizionali differiscono tra loro non soltanto da un punto di vista prettamente estetico, ma anche in termini di strutturazione dell’allenamento e conseguente risposta ad esso. In generale, è possibile affermare, con le dovute eccezioni, che il Biotipo Androide tende ad accumulare grasso sottocutaneo prevalentemente nella zona addominale e toracica, sviluppando una forma a mela (maggiormente diffuso tra la popolazione di sesso maschile) , mentre il Biotipo Ginoide tende invece ad accumulare grasso sottocutaneo sui fianchi e sulle cosce, assumendo di norma una caratteristica forma a pera (maggiormente diffuso tra la popolazione di sesso femminile), come riportato nel disegno sottostante. Andiamo ora ad analizzare la diversa risposta agli stimoli allenanti da parte dei tre differenti Biotipi Nutrizionali:
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Non esiste una regola assoluta valida per qualsiasi atleta ma, generalizzando un po’, il primo consiglio da seguire è ‘non saltare mai il Pranzo!’, perché, insieme alla Colazione, il pranzo rappresenta uno dei due pasti fondamentali della nostra giornata. Qualora abbiate fatto una ricca colazione e vi siate allenati in mattinata, durante il pranzo dovrete necessariamente reintegrare carboidrati, fibre, vitamine, proteine e grassi.
Al fine di non esagerare con le porzioni, sarebbe opportuno iniziare il pranzo con un bel piatto di insalata a foglia verde od altre verdure (come carote, finocchi, cetrioli, etc.) , leggermente condita con un po’ d’olio extravergine di oliva o, in alternativa, un paio di cucchiai di olio di semi di vinacciolo (ricco di benefici acidi grassi polinsaturi), senza eccedere con il sale (sarebbe addirittura meglio evitarlo). Iniziare il pasto in questo modo, oltre a soddisfare parte del nostro fabbisogno di fibre, vitamine e grassi ‘buoni’ (presenti nell’olio), serve soprattutto a ‘riempirci la pancia’ prima della portata principale, stimolando il nostro senso di sazietà. Dopo l’insalata d’apertura arrivano i carboidrati veri e propri: un piatto di pasta integrale (non andate troppo spesso oltre gli 80 grammi, che rappresentano una porzione più che dignitosa) o di cereali integrali come riso, farro od orzo, preferibilmente accompagnati da altra verdura cotta e legumi, al fine di soddisfare il fabbisogno di proteine di origine vegetale. Un’ottima fonte di proteine, facilmente digeribile e dalle interessanti caratteristiche nutrizionali, è anche la quinoa¸ che ben si presta ad essere accompagnata con altri tipi di verdura. Ricordate sempre di idratarvi anche in maniera opportuna, ma mai eccessivamente durante i pasti per non diluire troppo i succhi gastrici ed ostacolare così il processo digestivo. Anche per quel che riguarda la frutta, sarebbe meglio assumerla durante gli spuntini a metà mattina o nel pomeriggio, per evitare un’eccessiva fermentazione a ridosso del pasto principale. Sintetizzando, durante il pranzo sarebbe preferibile asssumere una maggiore dose di carboidrati, lasciando preferibilmente le proteine di origine animale alla cena, ma nulla vieta di inserirle anche a metà giornata, sempre senza esagerare (che, in realtà, rimane sempre la regola aurea di ogni regime alimentare). Rispettando i canoni classici della Dieta Mediterranea che, per ragioni genetiche e storiche, è quella che meglio si adatta al nostro organismo (quando non si esagera con le porzioni), possiamo ultimare questo breve excursus alimentare riassumendo cosa non dovrebbe mai mancare nel pranzo di un vero corridore!
Nuovo lento di costruzione nella campagna brianzola, ancora una volta nel territorio circostante Casatenovo, con partenza dall’oratorio della monumentale Chiesa di San Giorgio. Nemmeno il tempo di far girare un po’ le gambe che già ci imbattiamo una prima e breve salita su gradini, per poi raggiungere il parco retrostante la splendida Villa Greppi di Monticello Brianza, poco prima del primo chilometro di corsa, e affrontare un’altra salita, dapprima sempre su gradini e poi su sterrato.
Il percorso prosegue con una lunga discesa su sentiero all’interno del Parco Agricolo della Valletta e, nei pressi di Torrevilla, torna nuovamente a salire con uno strappo particolarmente impegnativo al km 3.3, seppur piuttosto breve. La salita continua su asfalto (con pendenze comunque mai davvero impegnative) fino al quarto chilometro, dove è situato il primo ristoro, nelle vicinanze del Municipio di Monticello Brianza e della Chiesa di Sant’Agata. Affrontiamo la successiva discesa, dapprima su gradini e poi su asfalto, lasciando correre le gambe fino al km 5.5, svoltando infine a destra vicino al Monastero della Misericordia, e imboccando una strada asfaltata che sale per almeno un chilometro, tornando a Casatenovo. A questo punto possiamo letteralmente volare seguendo la strada in costante discesa, aumentando il ritmo fino a poco sopra i 4’00”/km, costeggiando la Chiesa di San Biagio all’ottavo chilometro, la Chiesa di San Carlo della frazione Valaperta all’undicesimo chilometro e la caratteristica e piccola Chiesa della Madonna della Neve al km 11.5, nei pressi della quale imbocchiamo un sentiero sterrato sulla destra che continua in leggera discesa per un altro chilometro, inoltrandoci all’interno del Parco dei Colli Briantei. La Collina del Mongorio non è distante e offre una salita decisamente interessante e impegnativa, oltrepassata la quale è possibile rifocillarsi al vicino ristoro di Cascina Melli. Continuiamo a correre all’interno del parco, alternando continui saliscendi fino a Villa Giambelli e alla Chiesa di San Gaeatano, nella frazione di Rogoredo. Da questo punto in avanti, la strada continuerà a salire in maniera graduale ed inesorabile, con un piccolo strappo su sterrato, particolarmente muscolare, prima della Chiesina di Santa Elisabetta, al ventesimo chilometro. Al termine della corsa veniamo anche accolti da qualche fiocco di neve e, considerando che i chilometri totali saranno 21,3 con un buon dislivello positivo pari a 343 metri, non posso che giudicare positivamente questa ottima tapasciata pre-natalizia! Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/1308916265 Un’intramontabile classica di inizio dicembre che non tradisce mai le aspettative; questa è la Magnvs Cvrsvs Pomi di Cremella, decisamente allenante, con numerosi e intensi strappetti e un percorso sapientemente disegnato, in grado di soddisfare sia l’amante dei terreni sterrati che il tapascione più tranquillo.
Si parte dallo scenografico piazzale antistante la Chiesa dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro, dominata da uno splendido portico e dall’imponente torre campanaria, scendendo subito verso l’ingresso del piacevole parco dell’ottocentesca Villa del Bono. Dopo aver attraversato velocemente il centro di Cremella, il tracciato si inoltra, già poco dopo il primo chilometro, nel Parco Agricolo della Valletta, con una rapida svolta a sinistra in discesa su sentiero sterrato. Costeggiamo un piccolo torrentello immersi nel bosco e, prima di raggiungere l’abitato di Barzanò e tornare nuovamente sull’asfalto, affrontiamo un breve e intenso strappo in salita sempre su sentiero. Dal km 2.1 al km 3.7 facciamo correre veloci le gambe lungo una bella discesa che ci riconduce all’interno del parco. Bella e panoramica è la salita che ci porta a sfiorare il borgo di Oriano ed altrettanto allenante è il successivo strappo, dal km 5 al km 6.2, che ci riconduce nel centro di Cremella, dove è sistemato il primo ristoro. La corsa continua su asfalto, permettendoci di aumentare un po’ il ritmo sfruttando anche la discesa, sino a Cassago Brianza e all’interessante e ben tenuto Parco Monumentale Storico-Archeologico “Rus Cassiciacum”, antico centro nevralgico della Brianza d’epoca romana. La piccola salita sterrata d’ingresso al parco, posta proprio all’ottavo chilometro, è decisamente muscolare! La strada attraversa poi il centro di Cassago, con un leggero saliscendi, fino al km 9.7, dopo il quale ricomincia a salire gradualmente verso il centro abitato di Bulciaghetto, nei cui pressi, un piccolo strappetto su sentiero, si arriva fino al piccolo Santuario della Madonna del Carmine ai morti dell’Avello, in prossimità del km 12.6. La successiva discesa è velocissima, ma bisogna preparare le gambe al tratto davvero impegnativo che ci hanno riservato gli organizzatori della corsa. Poco dopo il tredicesimo chilometro, il sentiero diventa decisamente ostico, con alcuni tratti in mezzo al bosco da puro trail running¸ e una salita costante almeno fino al km 14.7, in vista dell’abitato di Barzago. Mai commettere l’errore di pensare che sia finita e, infatti, prima di attraversare San Feriolo, ci attende un altro strappo che ci riporta, stanchi ma soddisfatti, a Cremella. Vi aspettate che fosse finita? E, invece no, perché gli ultimi settecento metri danno il colpo di grazia, con una lunga salita su asfalto che costeggia il contrafforte panoramico di Villa del Bono e la Chiesa di San Carlo, per sbucare infine nella piacevole piazzetta da cui siamo partiti. Che dire della Magnvs Cvrsvs Pomi? 18,7 km di puro piacere podistico e 410 metri di dislivello positivo complessivo che lasciano sempre un bel ricordo nella mente e nelle gambe! Clicca sul seguente link e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/1306531633 Grande partecipazione e percorso ottimamente presidiato per questa nuova edizione della Sette Campanili, nonostante il freddo pungente alla partenza dal centro sportivo di Montesiro di Besana in Brianza (il termometro segna una temperatura di – 2°C…).
I primi chilometri, interamente su asfalto, scorrono via veloci senza particolari problemi, tra le frazioni di Villa Raverio, Vergo e Zoccorino, alternando brevi salite e rapide discese mai davvero impegnative. Dal sesto al nono chilometro la strada sale leggermente, toccando Valle Guidino e Cazzano, per poi inoltrarsi nel centro storico di Besana in Brianza, dove affrontiamo un piccolo tratto di sterrato in leggera salita nel parco di Villa Filippini. Abbandonando il centro storico, la strada scende improvvisamente dopo una svolta a sinistra e si inoltra in un breve sentiero sterrato all’interno della valletta sottostante, dal quale parte un successivo strappo in salita piuttosto impegnativo, anche se non eccessivamente lungo. Grazie alla preponderante presenza di asfalto, il ritmo al chilometro rimane sempre abbastanza sostenuto e, dopo aver attraversato la frazione di Montesiro e costeggiato la Chiesa di San Siro, affrontiamo una lunghissima e costante discesa fino a Fonigo, dal quale già si intravede l’imminente e dura salita in direzione del centro di Calò, in prossimità del km 13. Il percorso continua scorrevole sotto un tiepido sole fino al parco di Villa Boltraffio, al sedicesimo chilometro, dal quale si diparte una velocissima discesa su sterrato che ci conduce sino all’arrivo finale. Pochi tratti su sentiero, ma un tracciato quasi costantemente e piacevolmente ondulato rendono questa non competitiva una bella corsa allenante, con 333 metri di dislivello positivo complessivo e 17,2 km totali! Clicca sul seguente link e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/1300439390 |
AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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