CORRENDO S'IMPARA!
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9° WINTER TRAIL DEL PARCO – San Michele di Morfasso (PC) – 26/01/2020

27/1/2020

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Un altro Winter Trail davvero arduo, dominato da tantissimo fango (e neve in altura) e dal durissimo Sentiero del Diavolo nella seconda parte del percorso.
Si parte dal piazzzale retrostante la Chiesa di San Michele Arcangelo in frazione San Michele di Morfasso, con primo tratto guidato fino al centro dell’abitato, per poi svoltare improvvisamente a sinistra ed affrontare la prima dura salita su sterrato.
Il sentiero è ancora abbastanza ampio e, dopo un paio di chilometri, continuando a salire, incontriamo la prima neve.
La nebbia ci avvolge in cima al pratone, impedendoci di spaziare con lo sguardo sulle vallate sosttostanti (km 3) e la successiva discesa si presenta subito decisamente molto tecnica, a causa dell’enorme quantità di fango scivoloso.
Aumentiamo comunque il ritmo, gettandoci letteralmente in picchiata lungo un sentiero in mezzo al bosco del Parco Provinciale del Monte Moria, costellato da radici e alberi caduti sul percorso.
Al km 7.7 incontriamo una carrareccia che ricomincia a salire, dapprima abbastanza dolcemente e poi in maniera un po’ più decisa fino al km 10.2.
La discesa successiva, lunga almeno un paio di chilometri, attraversa l’abitato di Taverne e, al km 12, svoltiamo a destra imboccando il sentiero che ci porta all’interno del celebre Budello del Diavolo, dominata da una scenografica e spettacolare cascata.
Correre sul Sentiero del Diavolo, che porta fino alla cresta è praticamente impossibile. Le pendenze si fanno presto proibitive e i muscoli delle gambe si infiammano, anche se i suggestivi tratti esposti al limite della vegetazione arborea ci ripagano in pieno dello sforzo.
Giunti al secondo ristoro (km 14.4), continuiamo inesorabilmente a salire lungo un sentiero boschivo innevato fino alla Croce dei Segni (km 15), per poi affrontare l’ultima veloce discesa, spesso invasa dal fango, sin quasi all’abitato di San Michele, dove è posto l’arrivo.
I chilometri percorsi saranno, alla fine, solo 18,6, per un rispettabilissimo dislivello totale positivo di 1.060 m, quasi sempre difficilmente corribile a causa del terreno e della pendenza.
Un percorso davvero suggestivo, assolutamente da provare per tutti gli amanti del trail.
Clicca sui collegamenti sottostanti e osserva tutti i particolari del percorso!
https://www.strava.com/activities/3046462701
https://www.instagram.com/p/B7zAYSUir4n/
​

Foto
Il Sentiero del Diavolo
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45ª MONTEFORTIANA – Monteforte d’Alpone (VR) – 19/01/2020

20/1/2020

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Si torna nuovamente a correre a Monteforte d’Alpone dopo circa un decennio.
Le temperature, pur se invernali, non sono più quelle di una volta e il ghiaccio lungo le strade e i sentieri della sempre splendida Montefortiana sono ormai un ricordo lontano.
Quest’anno i partecipanti hanno raggiunto il ragguardevole numero di quasi trentamila iscritti e non si sono fatti spaventare da una leggera acquerugiola che ci ha accolti sulla linea di partenza, alle spalle della scenografica chiesa di Santa Maria Maggiore, con il suo altissimo campanile.
Seguiamo il serpentone su asfalto a ritmo necessariamente basso, affrontando il primo lieve strappetto dal km 1.5 al km 2, per poi scendere verso l’abitato di Costalunga.
Al km 3.8, finalmente liberi dalla gran massa dei partenti, iniziamo la celebre salita della Montefortiana, con lo sguardo che spazia sulla vallata sottostante, sui vigneti e sulle cime innevate a settentrione.
La salita presenta come al solito delle pendenze interessanti, ma nessuna difficoltà tecnica, essendo sempre su asfalto.
Al km 8.2 oltrepassiamo l’abitato di Fittà e continuiamo a salire per quasi un altro chilometro, prima di affrontare la lunga e a tratti velocissima discesa che ci riporta in pianura (km 13.3). Di fronte a noi, a pochi chilometri di distanza, si staglia l’imponente sagoma del Castello Scaligero di Soave.
Al km 15.3 raggiungiamo finalmente la magnifica cinta muraria della città ed entriamo nel centro attraverso Porta Aquila, continuando sino alla Piazza dell’Antenna, in prossimità della quale svoltiamo improvvisamente a sinistra per affrontare la massacrante salita asu acciottolato che ci porterà sino all’ingresso del castello (km 16.1).
Ma il bello deve ancora venire perché continuiamo a salire per qualche centinaio di metri sul Monte Tenda, iniziando poi una scivolosa discesa su sterrato fangoso, spesso condito da roccette affioranti e tratti erbosi (dal km 16.5 al km 17.8).
Imbocchiamo infine la strada del Giro dei 10 Capitelli e ci gettiamo in picchiata verso l’arrivo, dove ci attende il consueto piatto di tortellini agognato da tutti!
La Montefortiana è questo e molto altro e, con i suoi 20 km esatti di lunghezza, con 503 metri di dislivello totale positivo, regala sempre grandi emozioni e soddisfazioni
Clicca sui collegamenti sottostanti e osserva tutti i particolari del percorso!
https://www.strava.com/activities/3026397344
https://www.instagram.com/p/B7g_dz6CLoW/
Foto
L'ultima salita sul Monte Tenda, posta subito dopo il Castello di Soave
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12ª CORRI A GATTICO – Gattico Veruno (NO) – 12/01/2020

13/1/2020

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Gran bel lungo lento quello appena corso a Gattico Veruno, nel novarese.
In un clima decisamente frizzante, ma non freddissimo, partiamo dalla pista di atletica del  campo di rugby di Gattico, imboccando un lungo nastro di asfalto in quasi costante discesa fino ad Oleggio Castello (km 5.2), quando svoltiamo a destra, continuando a scendere fino al km 7.8, poco prima della prima salita su sterrato, che ci porta di nuovo alla cascina di Muggiano Inferiore.
Ripercorriamo i nostri passi, continuando a salire, fino al km 10.3, in prossimità del quale svoltiamo improvvisamente a destra per trovare, poco meno di mezzo chilometro dopo, un autentico sentiero sterrato trail in mezzo al bosco, spesso invaso da pozze di fango e particolarmente suggestivo.
La discesa, dal km 12.5 al km 14.2, presenta alcuni tratti ababstanza tecnici, a causa della presenza di numerose radici affioranti, ma non costituisce un ostacolo insormontabile, nonostante le gambe inizino a patire il ritmo troppo veloce dei primi chilometri e la lunga salita precedente.
Dal centro abitato di Maggiate Superiore si ricomincia a salire su asfalto, affrontando una massacrante salita su acciottolato nelle vicinanze della chiesa locale (km 14.5), per poi continuare lentamente a salire per altri due chilometri, incontrando saltuariamente qualche tratto di saliscendi.
Al km 17.4 ci inoltriamo nuovamente nel bosco, consci di affrontare l’ultimo tratto di sterrato, prima della discesa finale d’arrivo.
Nonostante il dislivello totale positivo sia stato pari soltanto a 293 metri, questa non competitiva si è comunque rivelata parecchio muscolare, grazie a lunghissimi tratti di quasi costante salita e a sentieri boschivi da correre con la dovuta attenzione.
https://www.strava.com/activities/3005661050
https://www.instagram.com/p/B7OvzS9o6fY/
 
Foto
Il Sass Malò, nei boschi circostanti Gattico
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WINTER TRAIL DELLA LUMACA – Prato Barbieri di Bettola (PC) – 05/01/2020

11/1/2020

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Davvero un inizio col botto quello del Winter Trail della Lumaca, con partenza dalla frazione montana di Prato Barbieri di Bettola.
Prima gara competitiva dell’anno, in vista della preparazione per la prossima stagione di Spartan Race, e primi dislivelli interessanti, conditi da un paesaggio davvero superbo e da un clima particolarmente clemente.
Si parte a breve distanza dal Bar “La Lumaca”, da cui prende il nome questa bella manifestazione sportiva e, dopo qualche pochissime centinaia di metri di asfalto, svoltiamo a sinistra su un sentiero sterrato in salita, che ci porta lungo la dorsale erbosa del Monte Obolo, con pendenza davvero subito molto impegnative, che superano in più punti il 25%.
Raggiungiamo la vetta a quota 1.100 m. dopo circa un chilometro e mezzo di corsa, per poi iniziare una discesa velocissima e particolarmente tecnica che, dopo il passaggio all’interno della frazione di Obolo (km 2.6), diventa ancor più interessante, in quanto il sentiero boschivo si presenta spesso totalmente invaso da uno spesso strato di fango scivoloso.
Al km 4.5 iniziamo ad affrontare la seconda salita di questo trail, scontrandoci con una vera e propria colata di fango lunga almeno un centinaio di metri, per poi trovare un bello spiazzo erboso dove poter parzialmente rifiatare e continuare a inerpicarci fino al km 6, quando troviamo finalmente un tratto esposto su sentiero sassoso, che alterna un nervoso saliscendi di almeno un chilometro.
Dal km 7 al km 9.3 ci attende una discesa estremamente tecnica, spesso invasa da pericolose lastre di ghiaccio non ancora sciolto e costellata di sassi, radici e profondi solchi, che mettono senz’altro a dura prova le gambe. Il successivo chilometro di salita su asfalto non presenta invece particolari difficoltà e ci consente di raggiungere la caratteristica frazione di Groppo Ducale e di beneficiare del primo ristoro presidiato.
Ma la calma è solo apparente, perché dopo circa seicento metri di sentiero inizia la terza terribile, interminabile e massacrante salita del percorso (km 10.6).
Per tre lunghi chilometri avanziamo con i muscoli delle gambe in fiamme e, al km 13.5, imbocchiamo uno strettissimo e ripidissimo sentiero sulla sinistra, davvero incorribile, che ci consente di raggiungere la vetta del Monte La Penna (quota 1.164 m.) e di correre su un piacevole saliscendi in mezzo al bosco fino al km 14.2, prima di riprendere inesorabilmente a salire in puro e ardente stile trail fino alla successiva vetta, a quota 1.303 m.
Alternando qualche tratto di asfalto con lunghi e impervi sentieri sterrati, iniziamo finalmente a scendere verso la vallata sottostante, sempre piacevolmente immersi nel bosco, per poi imboccare l’ultimo sentiero carrozzabile sassoso in salita (km 19.6) che ci porta al meritato arrivo.
Davvero una bella sorpresa questo winter trail di poco meno di 21 km con 1.204 metri di dislivello totale positivo! E non è affatto detto che non lo possa correre nuovamente in futuro!
Clicca sui collegamenti sottostanti e osserva tutti i particolari del percorso!
https://www.strava.com/activities/2985032320
https://www.instagram.com/p/B68mqKSIk0g/


Foto
Uno dei sentieri sterrati del Winter Trail
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    Davide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni.

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