A nemmeno 24 ore di distanza dalla Spartan Race Super di Campi Bisenzio decido di svegliarmi presto, inforcare le scarpe da trail e, senza badare ai dolori muscolari, di correre questa bella non competitiva sulle Prealpi bergamasche, che costeggia la cosiddetta “Riviera di Pontida”. La Beast di Alleghe incombe a fine mese ed è meglio accumulare chilometri in salita, affrontando i 773 metri di dislivello positivo della Panoramica di Ambìvere.
Si parte su asfalto, in costante e leggerissima salita, affrontando il primo strappetto importante soltanto al terzo chilometro, dopo aver oltrepassato il Torrente Dordo, per poi inoltrarsi nell’abitato di Gromlongo e, poco dopo il cimitero, ci imbattiamo in una bella e faticosa salita su sterrato, inoltrandoci nel bosco e godendoci lo splendido panorama che si apre d’intorno. Alcuni sentieri, esposti e in leggera contropendenza, con sassi e radici affioranti, soddisfano gli amanti del trail running. Passiamo oltre il Picco e il Picco Alto, affrontando una veloce e corta discesa dopo quest’ultimo, ma al km 9 si ricomincia a salire sulle pendici meridionali del Monte Valmora, ritrovando per un breve tratto l’asfalto, fino a ritrovare un sentiero boschivo a sud del Monte Ghignoletti (km 10). Il percorso sale ancora inesorabile fino al km 11.5, ma l’ascesa si rivela abbastanza corribile grazie al fatto che ritroviamo l’asfalto e, subito dopo la frazione di Gronfaleggio, lasciamo andare le gambe lungo una ripida discesa di quasi due chilometri e mezzo che ci porta sino alle propaggini settentrionali di Pontida. Dal km 14 al km 14.5 ci attende un’altra salita su asfalto, davvero ostica per le gambe ormai affaticate, ma la successiva discesa su gradini e sentiero sterrato è talmente bella, tecnica e veloce, che entriamo nel centro storico di Pontida con il sorriso sulle labbra. Un sorriso che dura poco, perché, quando ormai siamo convinti di aver quasi terminato, gli organizzatori ci regalano un’altra salita su sterrato dal 15.5 al km 16.3, che si restringe gradualmente nell’ultimo tratto, sino a trasformarsi in uno stretto sentiero in mezzo al bosco. Manca poco, ormai, e aumentiamo notevolmente la velocità, sfruttando la successiva discesa e il tratto pianeggiante di ciclabile lungo il Dordo fino a quando, al km 19.2, ecco un’altra salita! Poco meno di mezzo chilometro su asfalto boschivo fino alla Chiesa della Beata Vergine del Castello. Un ultimissimo tratto di sterrato in discesa e, finalmente, dopo aver oltrepassato il Torrente Gargello al km 20, rientriamo ad Ambìvere, godendoci il ristoro finale e la piacevole fatica derivante dall’aver corso questi 20,5 splendidi e panoramici chilometri. Clicca sui link sottostanti per osservare tutti i particolari e il video del percorso! https://www.strava.com/activities/2435676946 https://www.instagram.com/p/ByfKSI_FgNn/
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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