E, finalmente, Spartan Race Super fu!
Davvero una bella esperienza quella di Campi Bisenzio, dove migliaia di atleti OCR si sono dati battaglia su un percorso (apparentemente) veloce, baciato da un sole implacabile! Una bella esperienza caratterizzata da qualche ma... Per quel che mi riguarda, la partenza a mezzogiorno e il conseguente gran caldo hanno influenzato non poco il mio personale ritmo di corsa (che avevo invece curato molto bene nelle ultime settimane di allenamento) e alcune penalità (un paio davvero banali, purtroppo...), condite dai consueti e “amatissimi” burpees, hanno dato il colpo di grazia alle braccia, già duramente provate dai trasporti disseminati lungo la gara (tronco, mattone, sandbag e secchio di sabbia). Il percorso della Spartan Race Super di Campi Bisenzio (per un totale di 12,38 km) inizia a snodarsi dal parco di Villa Montalvo e, dopo i primi classici muri, iniziamo a correre velocemente lungo un serpentone di erba verde che si sviluppa lungo i canali navigabili della zona e il fiume Bisenzio, con almeno quattro passaggi diretti in acqua, di cui uno particolarmente lungo, che mette a dura prova le gambe. Questa volta, rispetto a Maggiora, le file agli ostacoli sono decisamente meno importanti e mi consentono, tutto sommato, di non aspettare troppo e di non imbattermi quasi mai in improvvisi gorghi. Davvero pregevole, secondo il mio parere, l’alternanza degli ostacoli proposta agli atleti e la presenza un po’ più consistente di muri, che ritengo particolarmente sfidanti e divertenti, in quanto non spezzano troppo il ritmo di corsa. A parte un rapido passaggio all’interno dell’abitato di Campi Bisenzio e qualche tratto lungo l’argine del fiume, il percorso è quasi interamente costituito da un morbido sterrato erboso, facilmente corribile, ma abbastanza pesante a lungo andare, nonostante la quasi totale assenza di dislivello (eccezion fatta per qualche fisiologico, ripidissimo e breve saliscendi lungo gli argini). L’errore alla slackline e al giavellotto e un particolarmente sofferto trasporto non mi aiutano ad affrontare con la giusta forza la fune posta nel finale, costringendomi a perdere almeno una decina di minuti sul tempo finale, se non addirittura di più. A ogni modo, la gara di Campi Bisenzio mi lascia con una gran voglia di riprovarci al più presto e con il timore dell’imminente Beast di Alleghe. Manca poco alle Dolomiti, ma si può ancora migliorare e cercare di fare tesoro degli errori commessi per affrontare al meglio l’ultimo scoglio prima del conseguimento della Trifecta! Non male, pensando che, fino a inizio febbraio di quest’anno, non avevo mai corso una ORC in vita mia! Clicca sui link sottostanti per osservare tutti i particolari e il video del percorso! https://www.strava.com/activities/2433660222 https://www.instagram.com/p/BydG4Q-loSd/
0 Comments
Leave a Reply. |
AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
Categorie
Tutto
|