Una pioggia battente sin dall’inizio e intense folate di freddo vento mi riconciliano con la corsa, dopo mesi di caldo umido opprimente!
Siamo ancora sul Lago di Endine, con partenza dal centro sportivo di Casazza, che sorge sull’antico villaggio romano di Cavellas, da cui prende il nome la Val Cavallina. Dopo qualche centinaio di metri in leggera salita su asfalto, incontriamo uno stretto sentiero sassoso (km 0.6), che si dipana per soli 300 metri fino a raggiungere la strada che ci porta all’interno del comune di Spinone al Lago. Continuiamo a salire, con lieve dislivello, fino al centro storico, quando al km 1.7 svoltiamo improvvisamente a sinistra, imboccando una stretta e ripida mulattiera che si inerpica lungo il versante del monte che incombe sulla città. Si tratta della famigerata Salita degli asini, con pendenze davvero proibitive e un selciato reso scivolosissimo dalla pioggia, che non accenna minimamente a smettere. Correre diventa quasi impossibile e, soltanto dopo un paio di centinaia di metri, in pieno bosco, sono costretto a camminare, cercando di fare maggior presa con le scarpe da trail. L’ascesa, realmente dura e particolarmente ostica anche a causa del freddo, termina soltanto al km 3, in prossimità dello splendido Castello di Bianzano. Dopo il primo ristoro possiamo finalmente aumentare il ritmo, gettandoci in discesa lungo la strada asfaltata che conduce a Ranzanico (km 5.7) e al secondo ristoro, posto sotto il porticato della deliziosa Chiesa di San Bernardino (km 6.2). Si scende ancora su asfalto fino al km 6.6 quando, in prossimità della Chiesetta degli Alpini, ci inoltriamo nel bosco, affrontando uno stretto sentiero sterrato, spesso invaso dal fango e a tratti abbastanza tecnico, ma la discesa è così piacevole che anche le difficoltà passano in secondo piano. All’ottavo chilometro ritroviamo l’asfalto e aumentiamo di nuovo la velocità, sfruttando la discesa che ci porta sin dentro Endine Gaiano. Al km 9.7 attraversiamo la statale per imboccare la provinciale che si snoda lungo la sponda orientale del Lago di Endine, seguendola fino al km 13, quando svoltiamo leggermente per raggiungere il basolato del lungolago per circa mezzo chilometro e inoltrarci, infine, in un bel sentiero sterrato poco più breve. Tra leggeri saliscendi, strade asfaltate, basolati e sentieri raggiungiamo il centro storico di Monasterolo del Castello, costeggiando la Chiesa di San Salvatore e l’adiacente Via Crucis (km 16). A partire dal km 16.6 ritroviamo prima il basolato e poi una strada bianca particolarmente suggestiva, che si snoda lungo il Fiume Cherio, passando alle falde del medioevale Castello di Monasterolo (km 17). Al termine i km percorsi saranno 18,8 per 397 metri di dislivello positivo, quasi unicamente concentrati nella celebre Salita degli Asini. Clicca sui link sottostanti per osservare il tracciato e il video del percorso! https://www.strava.com/activities/2691406418 https://www.instagram.com/p/B2KFJAjFPgA/
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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