Per un amante del freddo come me le prime temperature autunnali sono una vera e propria manna del cielo e correre senza un sole caldo sopra la testa significa poter mantenere un buon ritmo lungo tutto il percorso.
Questa volta scegliamo la non competitiva di Almè, nella provincia bergamasca, partendo dal centro storico. Oltrepassiamo quasi subito le tracce delle antiche fortificazioni del luogo (il Borghetto e la medioevale Torre di San Fermo) e, dopo un chilometro circa, imbocchiamo la lunga ciclabile che costeggia dall’alto il fiume Brembo, ricalcando il precedente sedime della vecchia linea ferroviaria. Si tratta di un bel nastro d’asfalto, con numerosi passaggi in galleria (dove il cardiofrequenzimetro perde spesso il collegamento satellitare...), prevalentemente in costante e leggerissima salita. Al km 7.5, nei pressi della vecchia stazione di Sedrina, torniamo sui nostri passi, ripercorrendo a ritroso la ciclabile ma, al km 11.3, svoltiamo a destra dopo una galleria e affrontiamo alcuni stretti tornanti in discesa su acciottolato che ci conducono al celebre Ponte che balla sul Brembo dove, per ragioni di sicurezza, è vietato correre ed è pertanto necessario procedere camminando in fila indiana. Il tratto successivo è abbastanza muscolare, in costante salita, sempre su acciottolato, ma estremamente suggestivo, perché si passa accanto all’antica Dogana Veneta di Clanezzo, oltrepassando il Torrente Imagna sullo splendido Ponte di Attone, di epoca romana, poi rimaneggiato durante il medioevo. Sono circa duecento metri di vera salita da godersi fino all’ultimo metro. Si continua a salire lentamente e in maniera molto dolce fino all’abitato di Almenno San Salvatore e, a partire dal km 12.7, si affronta una veloce discesa che ci porta fino al ponte sul Brembo e a Villa d’Almè. Dal km 13.7 al km 15.5 affrontiamo l’unico tratto di sterrato ciclabile dell’intero percorso, che costeggia il Brembo, comunque abbastanza agevole. Si torna infine su asfalto, salendo leggermente verso l’arrivo. Al termine i chilometri percorsi, nonostante l’interruzione satellitare, saranno certamente più di 18, con un dislivello positivo complessivo di 234 metri, estremamente spalmati lungo l’intero tracciato. Clicca sui link sottostanti per osservare il tracciato e il video del percorso! https://www.strava.com/activities/2730142992 https://www.instagram.com/p/B2trp9pFAZp/
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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