I muscoli sono ancora un po’ doloranti a causa degli ultimi allenamenti di potenziamento in palestra, ma nulla e nessuno poteva dissuadermi dal concedermi una rilassante non competitiva all’interno del Parco dei Colli di Bergamo.
403 metri di dislivello positivo, senza particolari asperità, ma comunque sempre allenante, per un totale di 18 km precisi al traguardo. Si parte dalla frazione Monterosso per poi proseguire lungo la strada asfaltata, in leggerissima discesa, fino a Conca Fiorita. Dopo poco più di un chilometro e mezzo giungiamo al Torrente Morla e iniziamo a far lavorare le gambe, affrontando una salita davvero impegnativa, che si trasforma ben presto in un vero e proprio sentiero sterrato, con lunghi tratti di acciottolato. Al km 2.2 abbandoniamo il sentierino e continuiamo a correre in salita, questa volta su asfalto, all’interno della scenografica frazione di Valverde. Subito dopo aver oltrepassato la Chiesa di Santa Maria Assunta, la strada sale con pendenze davvero rispettabili, tornando su sterrato al km 2.7, ma al km 3.2 assaggiamo nuovamente l’asfalto, continuando a salire senza sosta fino ai contrafforti settentrionali dell’imponente Castello di San Vigilio (km 4.4). Il paesaggio circostante è da mozzare il fiato e, mentre attraversiamo piccoli borghi dal sapore medioevale, tocchiamo il punto più alto di tutto il percorso a quota 475 metri al km 5.7. Da qui fino alla base orientale del Colle Roccolone (km 9), a Sombreno di Paladina, possiamo finalmente aumentare il ritmo e goderci dapprima una lunga e ripida discesa, ricca di tortuosi tornanti, subito seguita da un tratto relativamente pianeggiante fino alla Ciclabile del Quisa, quando ci inoltriamo in un tratto boschivo in leggera ed improvvisa salita (km 9.7). Scolliniamo seguendo il corso dell’omonimo torrente e la temperatura si abbassa bruscamente (ci troviamo lungo le pendici dei colli esposte a settentrione), ma l’ultima vera difficoltà deve ancora arrivare, perché al km 11.8 la ciclabile diventa sentiero, inerpicandosi per circa un chilometro prima di scendere nuovamente a valle, in frazione Pontesecco. La discesa ci consente di aumentare ancora la velocità fino a Valtesse, per poi rallentare leggermente nell’ultimo tratto, ricco di saliscendi, ma privo di particolari difficoltà. La Corri per Telethon si rivela dunque una tapasciata decisamente interessante, fortemente paesaggistica come tutte quelle corse nei dintorni di Bergamo e adatta a qualsiasi corridore. Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/2008458651
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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