Una bella escursione in vista di un’imminente ascesa ben oltre i 4000 metri sul Monte Rosa, con un dislivello non eccessivo ma pur sempre impegnativo, considerata l’altitudine e la massiccia presenza di ancora tanta neve su parecchi versanti.
Le pendici del Monte Rosa regalano sempre tantissime emozioni e il nostro affiatato gruppetto montano, composto da cinque persone, un paio delle quali quasi alle prime armi con le asperità dell’alta montagna, è riuscito a farsi egregiamente strada lungo il sentiero sassoso e l’ultimo tratto di ferrata. Il clima, inoltre, ha reso decisamente piacevole l’ascesa, meno faticosa rispetto ad altre volte, grazie ad una temperatura molto più mite, garantita da un leggero manto nuvoloso, che in più occasioni ha impedito al sole di dardeggiare inesorabile sopra le nostre teste. Dopo aver raggiunto con la seggiovia il Colle Bettaforca, a quota 2.717 metri, si inizia a camminare seguendo il Sentiero 9, già completamente sgombro da qualsivoglia vegetazione arbustiva, inerpicandosi senza eccessive difficoltà lungo i tornanti sassosi. Il panorama che si apre davanti a noi è splendido sotto qualsiasi punto di vista e intuiamo subito che, fra qualche chilometro, sarà necessario affrontare un lungo tratto su neve fresca prima di raggiungere il Quintino Sella, perché gran parte dei versanti sopra i 3.000 sono ancora in gran parte coperti da una folta coltre nevosa. Procedendo con cautela è possibile avanzare senza l’utilizzo di ramponi o ramponcini, ma la fase di discesa, ben più “scivolosa”, necessiterebbe di tale attrezzatura per minimizzare al massimo qualsiasi rischio. Una volta superato il tratto nevoso inizia forse la parte più difficile e affascinante dell’intero sentiero, perfettamente attrezzato con corde e catene nei punti più esposti, ma l’altitudine inizia a farsi importante ed è meglio prendersi tutto il tempo necessario quando si avanza in cresta rocciosa in fila indiana. Il rifugio è ormai ad un passo, alla rispettabilissima quota di 3.585 metri, ed è un vero piacere conquistarlo e “conquistarci” una birra fresca una volta giunti a destinazione! Ma le sorprese di questa meravigliosa giornata non sono ancora finite perché, durante la discesa (per fortuna dopo aver oltrepassato il tratto nevoso), ci aspetta un bell’acquazzone estivoche ci inzuppa letteralmente da capo a piedi prima del nostro meritatissimo ritorno alla seggiovia del Colle Bettaforca. Di seguito il link con i dettagli dell’ascesa. https://www.strava.com/activities/1703710947
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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