Complice un fastidioso raffreddore che mi tormenta da diversi giorni e una lunghissima passeggiata in riva all’Adda il giorno precedente, la Marcia Internazionale delle Colline Brianzole rischiava di presentarmi un conto salatissimo all’arrivo, ma le gambe hanno retto piuttosto bene e la bellezza del percorso mi ha indotto ad optare per il percorso più lungo.
Attenzione però a non sottovalutarla qualora vogliate correrla di nuovo o per la prima volta, perché 30,2 km non sono affatto pochi, considerando anche il dislivello positivo complessivo, pari a ben 648 m! I primi chilometri, non particolarmente impegnativi e prevalentemente su asfalto, sebbene caratterizzati da un continuo e dolce saliscendi, non presentano particolari difficoltà e le prime asperità si trovano soltanto dopo aver abbandonato l’abitato di Cassago Brianza, dal km 6 fino al km 9.6, quando ci si inoltra in un lungo tratto di sterrato all’interno del Parco Agricolo della Valletta, comunque sempre ben corribile e abbastanza scorrevole. In prossimità del km 12.7 e fin quasi al km 19.4 inizia una lunga e inesorabile salita, interrotta solo saltuariamente da alcuni brevi tratti di discesa (il più lungo dei quali nei pressi di Sirtori), che ci conduce fino alla quota più alta di tutto il percorso, a 517 metri di altitudine, in frazione Lissolo, ormai celebre mini-vetta di tutti gli appassionati corridori delle non competitive brianzole, in pieno Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. Il sole tarda a comparire fra le nuvole e gli scampoli di primavera delle scorse settimane sembrano averci abbandonato nuovamente, anche se le temperature, seppur fresche, non sono poi così rigide. Durante la veloce discesa merita davvero una menzione la splendida vista sul maestoso e particolarissimo Castello di Crippa di Sirtori. Si continua, sempre in discesa, fino a Viganò e, in prossimità del km 22.5, ci si imbatte nella salita asfaltata di Via delle Molere, capace di tagliare letteralmente gambe e fiato e che, sebbene non sia eccessivamente lunga, presenta spesso pendenze che si aggirano a ben oltre il 20%. Ormai, però, gran parte dello sforzo è stato fatto e il sole è finalmente ricomparso, permettendoci di correre gli ultimi chilometri accompagnati da un piacevole tepore. Una volta rientrati a Monticello Brianza ci aspetta ancora qualche breve tratto di sterrato in località Torrevilla e un paio di salite abbastanza abbordabili (ma pur sempre da rispettare!) prima di tagliare il nostro meritato traguardo sotto il gonfiabile dell’arrivo! Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/906954498
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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