Atmosfera plumbea e cielo perennemente offuscato da un velo di umidità ci accompagnano durante lo svolgimento di questa classica non competitiva che si snoda nei dintorni del meratese, ma la temperatura, sebbene il sole manchi del tutto e il mese di novembre sia ormai alle porte, rimane sempre piacevolmente mite.
Si parte dall’incantevole contesto del parco di Villa Confalonieri e, dopo nemmeno un centinaio di metri percorsi tra alberi e statue, affrontiamo la prima abbordabile salita su asfalto, inoltrandoci all’interno dello scenografico centro storico di Merate e godendo subito della vista della maestosa Torre Viscontea di Palazzo Prinetti e di Villa Belgioioso Brivio Sforza, che ci lasciamo alle spalle dopo esserci addentrati nell’omonimo parco, in prossimità del primo chilometro. Particolarmente suggestivo è il passaggio all’interno del piccolo parco dell’Osservatorio Astronomico di Brera, mentre costeggiamo gli edifici dei due telescopi e alcune piccole e graziose architetture in stile neogotico. Il percorso prosegue senza intoppi e sempre su asfalto fino al quarto chilometro, quando incontriamo una ripida e veloce discesa che sfocia nel centro storico di Imbersago. Giunti al quinto chilometro affrontiamo un breve tratto di sterrato all’interno della bella Villa Castelbarco Pindemonte Rezzonico. Poco dopo la rotonda che conduce verso la collina della Madonna del Bosco la strada inizia a salire in maniera importante, oltrepassando dapprima la Chiesa dei Santi Marcellino e Pietro e, in seguito, Cassina Fra Martino, per poi raggiungere il culmine massimo proprio all’ottavo chilometro, in prossimità del quale inizia una velocissima discesa su acciottolato, da affrontare comunque con cautela a causa del terreno particolarmente scivoloso. Affrontiamo una seconda e lunga salita abbastanza ostica dal km 10 al km 11.7 e, da questo momento in avanti, dopo aver costeggiato il Lago di Sartirana per un breve tratto, il percorso non presenta più difficoltà di rilievo, eccezion fatta per la corta salita che conduce fino alla sommità dove sorge Villa dei Cedri. Gli ultimi chilometri, prevalentemente in discesa, invitano ad accelerare l’andatura fino all’arrivo di Merate. Il buon ritmo finale di 4’48”/km, nonostante il dislivello positivo non proprio contenuto, pari a 470 metri complessivi, è senz’altro dovuto alla massiccia presenza di asfalto veloce e alla scarsità di sentieri su terreno sterrato, ma la bellezza dei luoghi attraversati compensa ampiamente il nostro costante desiderio di trail e quella di Merate si conferma, ancora una volta, come una fra le più scenografiche e allenanti non competitive brianzole. Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/1242728202
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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