Bella, bellissima! Dura, durissima!
Non potrei trovare davvero altri aggettivi per descrivere questa non competitiva che si snoda lungo il confine italo-svizzero! 36 km di puro piacere boschivo, con un dislivello complessivo di ben 1.204 metri! Pensavo che la Ferragostana di Pian del Tivano fosse la tapa-trail più bella della Lombardia ma, forse, dopo aver corso a Olgiate Comasco devo ricredermi, perché raramente ho visto un tracciato così ostico, accidentato e, al tempo stesso, estremamente suggestivo. Partendo dal centro sportivo di Olgiate Comasco si affrontano subito i primi piacevoli e tranquilli chilometri di saliscendi su sterrato, lungo la valle del Torrente Lura, ma fate attenzione a non alzare troppo il ritmo perché dopo il primo ristoro, posto al 5° chilometro in prossimità dell’abitato di Paré, inizia un lungo tratto di salita, alternata da brevissime e tecniche discese, fin quasi al dodicesimo chilometro, tutta corsa all’interno del Parco Regionale Spina Verde. Impossibile descrivere ed enumerare tutti gli strappi, i sentieri e i gradini che si affrontano lungo il percorso, capaci letteralmente di tagliare le gambe anche ai corridori più allenati, ma meritano comunque una menzione l’attraversamento dell’area umida di Paré e il passaggio da cardiopalma, su un ripidissimo sentiero, proprio all’altezza delle Sorgenti del Torrente Seveso, incastonate in un ambiente di assoluta naturalità. Dopo aver costeggiato la rete metallica che fa da confine con la confederazione elvetica, ci si inerpica ancora fino a raggiungere quota 617 metri di altitudine nei pressi del Sasso Cavallasca, dal quale parte una discesa estremamente tecnica fino al sottostante pianoro di Monte Olimpino. Dal km 14.8 al km 18.9 inizia un’altra estenuante e bellissima ascesa che ci porta sino alle Trincee della Linea Cadorna, completate durante gli anni della Prima Guerra Mondiale, con un passaggio al buio (in salita e su gradini ripidissimi!) proprio all’interno di una galleria militare scavata nella roccia e un divertente attraversamento di un dondolante ponte tibetano sospeso. Si esce dal Parco Spina Verde soltanto al 20° chilometro, dopo essere rientrati a Paré, ma gli organizzatori continuano a darci soddisfazione con un’ultima e lunga parte di percorso, sempre nervosa e sterrata, all’interno del Parco Sorgenti del Torrente Lura. Nonostante una piacevole frescura e un clima decisamente mite, la fatica affrontata durante la prima parte di gara e la lunghezza della stessa rallentano decisamente il ritmo negli ultimi chilometri e, al termine, mi rendo conto che i 36 km complessivi valgono ben più di una maratona corsa su strada in pianura! Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari di questo meraviglioso Cross Olgiatese! https://www.strava.com/activities/946084151
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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