Ritorno finalmente alla corsa dopo poco più di due settimane di cammino a piedi lungo le sacre sponde del Tevere, dalla foce fino alla sorgente (esperienza straordinaria, che meriterebbe un lungo articolo a parte).
Niente di meglio che ripartire con una bella tapasciata organizzata (come sempre in maniera impeccabile) dal gruppo dei Marciacaratesi di Carate Brianza! Percorso di 20,7 km in totale, estremamente panoramico ed allenante, con 409 metri complessivi di dislivello positivo. Si parte dal Parco, storico luogo di ritrovo della ben più nota e autunnale Carate tra il Verde e l’Antico, per poi scendere subito in direzione del Parco della Valle del Lambro e affrontare il primo breve strappetto al secondo chilometro, immergendosi infine nel verdeggiante sentiero che costeggia il fiume. Altra breve salita al km 3.5 (che ci allontana dal Lambro) e poi un lungo tratto pianeggiante e assolato fin quasi al centro storico di Albiate, in prossimità del quale si affronta una ripidissima discesa su acciottolato che sbuca a Triuggio, in frazione Ponte. Il percorso prosegue quindi nuovamente su sentiero, tornando a costeggiare il Lambro, senza eccessivi scossoni sino al km 6.5; è a questo punto che bisogna letteralmente mettersi le gambe in spalla e affrontare un lungo e costante tratto in leggera salita di circa quattro chilometri, fino a Cascina Montemerlo. Lo sforzo è comunque ben ripagato dall’apparire del maestoso e selvatico Bosco di Chignolo, in cui ci addentriamo poco dopo il decimo chilometro. Le recenti piogge ci costringono a prestare particolare attenzione durante la discesa su sentiero fangoso, che conduce fino alla Valle del Rio Cantalupo, e al successivo e intenso strappo che ci porta fuori dal bosco, dopo circa un chilometro corso all’ombra. La vista sui prati e sulla Villa Sacro Cuore¸ un superbo complesso architettonico risalente al XVI secolo, è decisamente magnifica, ma non pensate di rilassarvi troppo, perché la strada continua a snodarsi in leggerissima salita, seppur su asfalto (eccezion fatta per un tratto di aperta campagna) per quasi altri quattro chilometri! Assolutamente degno di nota è il passaggio accanto al complesso di Cascina Zuccone Robasacco, le cui architetture neogotiche lasciano senza fiato, e al bellissimo oratorio neoclassico La Rotonda di Tregasio. Siamo ormai poco oltre il quindicesimo chilometro e la strada inizia finalmente a scendere, alternando qualche saliscendi nei pressi di Calò, per poi immergersi ancora nel parco. Mezzo chilometro di discesa da correre di gran carriera, prima di tornare in vista del Lambro, che costeggiamo fino ad Agliate, dopo aver oltrepassato i piccoli e fiabeschi anfratti delle Grotte di Realdino e, infine, ultimo breve tratto di salita prima del meritato arrivo finale! Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/986065115
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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