Altro lungo lento prima del mese di maggio, che si presenterà più impegnativo del solito, in vista delle tre OCR che affronterò nel mese di giugno.
Questa volta si torna nuovamente a correre in territorio bergamasco, con partenza dal centro sportivo di Cisano. Le condizioni atmosferiche, nonostante sia già metà aprile, sono decisamente anomale e un freddo abbastanza intenso ci accoglie sin dal primo mattino, condito da una pioggerella quasi costante piuttosto fastidiosa. Facciamo correre veloci le gambe sfruttando la prima discesa su asfalto e, dopo circa un chilometro e mezzo, raggiungiamo la prima strada bianca nei pressi della zona industriale, continuando a correre a un ritmo abbastanza elevato fino al ponte sul Torrente Sonna, nei pressi del quale svoltiamo a sinistra, affrontando un primo tratto abbastanza ostico, seppur pianeggiante, totalmente invaso dal fango. Il sentiero inizia a diventare ancor più difficile al terzo chilometro, quando ci inoltriamo per un breve tratto all’interno del bosco ai piedi del Monte Canto, dove gli organizzatori ci regalano un primo assaggio di puro trail running e uno strappetto da non sottovalutare. Oltrepassiamo il grazioso borgo medioevale di Odiago (km 3.5), ritrovando un lungo nastro di asfalto in leggero saliscendi, eccezion fatta per una veloce discesa su un paio di tornanti, fino al quinto chilometro. Una rapidissima svolta a destra su un ponticello che scavalca il Sonna e ci ritroviamo per almeno mezzo chilometro su un largo sentiero erboso invaso dal fango e numerosissime pozze d’acqua piovana. Continuiamo a salire leggermente e gradualmente, alternando sterrato e asfalto, fino alla provinciale nei pressi della rotonda di Pontida (km 7.4), nei pressi della quale imbocchiamo uno stretto passaggio, corrispondente al Sentiero JXXIII, che era solito percorrere Papa Giovanni XXIII quando risiedeva in queste zone. Il sentiero su acciottolato si inerpica con violenza per un breve tratto, per poi scendere velocemente sfruttando il greto di un torrente asciutto, ma la vera e propria salita spaccagambe nel bosco inizia al km 8.2 e termina solo al km 9.8, poco prima della strada che conduce a Celana e alla splendida Chiesa di Santa Maria Assunta (che merita una visita per la presenza di una pala del celebre Lorenzo Lotto). Si rifiata un po’ per circa un chilometro, prima di risalire ancora sul Sentiero 806r, decisamente ostico e reso ancor più arduo da fango, roccette affioranti ed acqua battente. La salita termina solo al km 12.4, poco prima di entrare in frazione Gronfaleggio e iniziare una lunga e veloce discesa su asfalto che ci riporta nei pressi del cimitero di Celana (km 14.7) per poi continuare verso Perlupario e l’abitato di Caprimo Bergamasco (km 17.8). Quando tutto sembra essere finito ecco un breve strappetto su scalini nelle vicinanze della Chiesa di San Zenone (km 18.6), ma ormai il più è fatto e manca poco al meritato e freddoloso ristoro finale. Il ritmo potrà non essere stato particolarmente elevato, ma i 483 metri di dislivello totale positivo e i quasi 20 km percorsi (con lunghi tratti di sentiero sterrato) rendono questa non competitiva un’ottima tappa di avvicinamento alle prossime Spartan Race di giugno. Clicca sui link sottostanti per osservare tutti i particolari e il video del percorso! https://www.strava.com/activities/2290009582 https://www.instagram.com/p/BwPk-RwlMa-/
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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