Dopo due settimane altalenanti tra leggera influenza e raffreddore, l’obiettivo doveva essere quello di affrontare il primo lunghissimo autunnale di questa meravigliosa, celebre e partecipatissima non competitiva, ma alla fine ho optato per il percorso medio, piuttosto impegnativo, correndo in compagnia di Sabrina, splendida vincitrice del Barbarossa Double Trail 2015, al rientro da un breve periodo di forzato riposo, ma comunque sempre in ottima forma.
Carate tra il Verde e l’antico ti seduce con i suoi continui e nervosi saliscendi, i parchi e le artistiche ville di delizia di questo incantevole angolo di Brianza, incastonato tra il Parco della Valle del Lambro e le prime dolci colline ai piedi delle Prealpi. Facile partenza, tutta in discesa, dalla Residenza “Il Parco” verso il sottostante Parco delle fontanelle, dove affrontiamo immediatamente un ripido sentiero nel bosco, gettandoci a capofitto in direzione della frazione di Agliate. Da questo punto in avanti, fino ad almeno il terzo chilometro, la strada sale sempre in maniera graduale, costeggiando dapprima la meravigliosa Basilica dei Santi Pietro e Paolo¸ stupendo esempio di romanico lombardo, sorta probabilmente su un antichissimo e preesistente luogo di culto celtico-romano, e, appena un chilometro dopo, Villa Beldosso, raggiungibile con una breve e intensa rampa, da affrontare con il dovuto rispetto. In prossimità del km 4.5, dopo aver percorso un lungo tratto di sterrato erboso, oltrepassiamo Cascina Simonte e ci inoltriamo in un altro sentiero di campagna, in costante discesa, fino ad arrivare all’impegnativa salita nel bosco del sesto chilometro, che ci porta sin dentro l’abitato di Vergo. La corsa prosegue senza troppi scossoni fino a Costa Lambro, dove entriamo nel parco di Villa Stanga per poi ridiscendere nella valle fluviale fino alle caratteristiche, fiabesche e interessanti formazioni geologiche delle Grotte di Realdino. Siamo ormai quasi al dodicesimo chilometro, ma la parte più impegnativa del percorso deve ancora arrivare e, finalmente, poco dopo il km 13, affrontiamo uno strettissimo sentiero nel bosco con gradini, radici e roccette affioranti, che costringe parecchie persone a camminare e a tirare un po’ il fiato. Dopo aver raggiunto e superato il parco di Villa Cusani Confalonieri, provo ad aumentare leggermente il ritmo per terminare in crescendo e mi accorgo che, nonostante lo scarso allenamento degli ultimi giorni, le gambe continuano a girare ancora abbastanza bene. Al termine della tapasciata, il cardiofrequenzimetro segnerà 16,5 km totali per un dislivello complessivo più che rispettabile di 429 metri e un buon passo finale di 5’07”/km! Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/1231695133
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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