Le alture bergamasche non tradiscono le aspettative e ci regalano un altro ottimo allenamento di quasi 20 km con 600 metri tondi tondi di dislivello positivo in salita e un percorso davvero bello a livello paesaggistico, ricco di strade bianche, sentieri e asfalto veloce.
Questa volta scegliamo una classica non competitiva con partenza dal centro storico di Zandobbio, proprio accanto alla bella Chiesa Parrocchiale di San Giorgio martire. Poche centinaia di metri di dolce saliscendi fino alla svolta a sinistra lungo Via Grena (km 0.6), dalla quale si diparte uno strappo veramente muscolare, anche se sempre perfettamente corribile, che ci conduce nel cuore delle celebri Cave di dolomia della zona. Particolarmente faticoso il tratto su strada bianca che si inerpica lungo un buon numero di tornanti prima di immergersi nel bosco. Al km 2.7 affrontiamo uno strappetto veramente arduo, lungo soltanto un centinaio di metri, ma capace di mettere davvero a dura prova le gambe sin qui già provate dall’ascesa. La strada continua successivamente a salire fino al km 3.3, dove ci imbattiamo nel ristoro, prima di affrontare una ripida discesa su asfalto di almeno un chilometro e mezzo, che ci riporta in Val Cavallina, all’interno del comune di Entratico (km 5.1). Ma le sorprese non sono ancora finite e iniziamo a risalire immediatamente dopo, imboccando un lungo nastro d’asfalto che attraversa tutto il piccolo centro storico, con pendenze a volte davvero interessanti, fino all’imbocco con uno scenografico sentiero sterrato in costa, avvolti dai boschi circostanti (km 6.6). I tornantelli al km 7.3, dotati di scalini di legno e frequenti radici affioranti, spaccano letteralmente fiato e gambe, ma teniamo duro e continuiamo a salire, trovando l’asfalto poco dopo e fermandoci al ristoro precedente, in quanto la strada di ritorno si incrocia con quella d’andata per un brevissimo tratto (km 8.1). Dopo aver ripreso fiato mettiamo le gambe in spalle e saliamo ancora! Uno strappo su asfalto di circa un chilometro, non particolarmente difficile, ma abbastanza impegnativo, non fosse altro che per la fatica accumulata sin qui. A partire dal km 9.2 iniziamo la lunga discesa su asfalto, aumentando notevolmente l’andatura e oltrepassando dapprima la frazione di Selva di Zandobbio (km 13.7) e poi la medioevale Chiesa di San Giorgio in campis (km 16), davvero pregevole. È a questo punto che gli organizzatori, poco dopo la passerella di legno sul Torrente Malmera (km 16.5), ci regalano un altro inaspettato strappo di mezzo chilometro, per fortuna su asfalto, prima di riprendere la discesa della ciclabile lungo il Fiume Cherio. Siamo agli sgoccioli e ormai è quasi fatta, ma attenzione allo strappetto finale (km 19.2) posto poco prima dell’arrivo! Clicca sui link sottostanti per osservare tutti i particolari e il video del percorso! https://www.strava.com/activities/2188480719 https://www.instagram.com/p/BujZPiWFYvd/
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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