Con i suoi 481 metri di dislivello positivo complessivo e un percorso altamente suggestivo, che si snoda fra il centro cittadino e la campagna canturina, la Stracantù – Percorsi Artistici si impone come una fra le non competitive più belle dell’intero panorama podistico brianzolo e, come sempre, non tradisce le aspettative, né in termini di godibilità paesaggistica né in termini di asprezza del percorso, condito da una pioggia insistente sin dalle prime battute.
Si parte poco lontano dal centro cittadino, nei pressi dell’ex Monastero di Santa Maria¸ con annessa Chiesa, e dell’imponente ex Chiesa di Sant’Ambrogio. Nemmeno il tempo di dare una prima occhiata al cardiofrequenzimetro che la strada si inerpica subito su una ripida salita, costeggiando il Parco di Villa Calvi e addentrandosi nelle viuzze del centro storico canturino in un continuo, divertente e veloce saliscendi. Estremamente spettacolare il passaggio nella piazza centrale, ai piedi della Basilica di San Paolo e nei pressi della Chiesa della Madonnina poco dopo un chilometro. Di particolare pregio storico-artistico sono anche la Basilica di San Vincenzo e il Battistero di San Giovanni¸ sorti molto probabilmente sopra un antico luogo di culto pagano, che è possibile ammirare al km 2.5. Il percorso continua a snodarsi senza soluzione di continuità in mezzo alla città e, dopo aver oltrepassato il Parco di Villa Argenti al km 3.5, inizia a diventare apparentemente meno nervoso fino all’attraversamento della Roggia Mariola nei pressi del quinto chilometro. Gli edifici iniziano gradualmente a diradarsi, lasciando spazio alla campagna verdeggiante, ma non pensate che sia giunto il momento di tirare il fiato, perchè al km 7.0 vi aspetta una lenta e costante salita di almeno 500 metri fino al ristoro, strategicamente posizionato all’interno di Cascina Margna, in mezzo a decine di mucche sorprese dal passaggio dei corridori. Si prosegue con una velocissima e bella discesa nel bosco, su sentiero sterrato invaso dal fango, per poi continuare verso il centro di Cucciago e trovarsi di fronte a una nuova salita, culminante al km 9.5 nella spettacolare vista della Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio. È finalmente giunto il momento di far correre velocemente le gambe e di lanciarsi in picchiata in discesa verso la Valle del Torrente Seveso, che raggiungiamo al km 11.6, per poi oltrepassarlo subito dopo e affrontare la salita più bella e ostica di tutto il percorso: un lungo chilometro di sentiero accidentato in mezzo al bosco, con un dislivello complessivo di circa 100 metri e, in alcuni tratti, pendenze che raggiungono il 15,5%! Non commettete l’errore di pensare che la salita sia terminata nei pressi dell’Abbazia di San Giovanni¸ perché la strada svolta improvvisamente a destra e continua inesorabile per almeno altri trecento o quattrocento metri fino al nuovo ristoro posto sulla sommità. Da qui in poi, però, fino al km 17, è possibile lanciarsi nuovamente in discesa e tirare il fiato, spaziando con lo sguardo sulle campagne confinanti con il comune di Vertemate con Minoprio e addentrandosi ancora nel bosco per poi tornare infine nel tratto pianeggiante della Valle del Seveso. E, proprio dopo aver oltrepassato di nuovo il torrente, vi trovate di fronte alla seconda durissima salita, lunga anch’essa quasi un chilometro, che si snoda in mezzo al bosco e alle prime case dell’abitato di Cucciago (con pendenza massima che arriva persino al 25%), terminante ai piedi del Santuario della Madonna della Neve. Ormai gran parte della fatica è fatta e il percorso continua senza più troppi scossoni lungo i chilometri rimanenti, ma il mio consiglio è comunque quello di risparmiare un po’ le restanti energie per affrontare al meglio l’ultima salita che si inerpica lungo Via Manzoni, prima di godersi il meritato raggiungimento del traguardo finale. Se non avete mai corso la Stracantù mettetela subito nei vostri programmi di allenamento per l’anno prossimo e, magari, tornate a correrla ancora in futuro, perché la Stracantù non vi tradirà mai e imparerete presto ad amarla come ho fatto io stesso in questi ultimi anni. Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/1262285450
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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