Si torna a correre nel territorio bergamasco dopo un periodo forzato di stop. Questa volta decido di correre per le campagne di Almenno San Salvatore, optando per una tapasciata con un dislivello abbastanza contenuto, ma comunque ricca di strappetti interessanti, bellezze storico-artistiche di notevole spessore e sentieri resi disagevoli dalle recenti piogge.
Dopo il primo tratto in leggero falsopiano e aver attraversato il Torrente Valle Armisa, imbocchiamo una veloce discesa su asfalto sino al ponte sul Torrente Tornago per poi affrontare la prima e breve erta salita che ci riconduce su una ciclabile in piano. Poco dopo il terzo chilometro affrontiamo il primo tratto di sterrato, decisamente scivoloso a causa del fango e, al termine del sentiero, svoltiamo a destra verso il primo ristoro, posto all’interno della corte della cascina accanto alla splendida chiesa romanica di San Tomé. Continuiamo a correre sulla stradina che costeggia la sottostante valletta del Torrente Tornago fino a raggiungere il centro abitato di Brembate di Sopra, nei pressi del quale, dopo un’improvvisa svolta a sinistra ed essere scesi lungo una ripida e stretta scalinata, iniziamo a percorrere la riva destra del Fiume Brembo risalendo gradualmente sino ad Almenno San Salvatore. Al km 9 si affronta uno dei tratti più insidiosi di tutta questa non competitiva, inoltrandosi in uno stretto sentiero fangoso ricco di sassi e radici affioranti che sale non poco nel breve volgere di qualche centinaio di metri. Torniamo finalmente su asfalto e, dopo aver oltrepassato il Santuario della Madonna Candelora, iniziamo a correre in costante falsopiano sino al km 12. La vista che si gode dal ponte medioevale sul Torrente Imagna, che si getta rumorosamente nel Brembo, è assolutamente spettacolare, ma bisogna prestare particolare attenzione alla discesa sui gradini di acciottolato e sulla successiva scalinata che spezza letteralmente fiato e gambe fino alla svolta a sinistra di fronte alla Chiesa di San Gottardo e al retrostante Castello di Clanezzo. Non bisogna però abbassare troppo il ritmo, perché la strada continua inesorabilmente a salire, anche se con gradualità, fin quasi al quindicesimo chilometro. Poco dopo la splendida Chiesa di Santa Maria della Consolazione ricomincia finalmente a scendere e possiamo tornare a spingere un po’, godendoci la vista dell’ultimo gioiello romanico della zona (Chiesa di San Giorgio), prima di arrivare al meritato traguardo finale. Un rientro ai lunghi di 17,6 km totali finali per un dislivello complessivo ben distribuito di 267 metri che mi fa ben sperare per il futuro! Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/1458725356
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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