Basterebbero poche parole per descrivere questa tapa-trail di una bellezza (e durezza...) inenarrabile: montagna, sentieri sconnessi, alpeggi, cascate e natura incontaminata...
Ma il Road Map a Rota d’Imagna è qualcosa che si può difficilmente scordare e che ti rimane scolpito nel cuore (e nelle gambe!) sin dai primi metri. I chilometri iniziali sono letteralmente devastanti e imbocchiamo il Sentiero CAI 586 un paio di centinaia di metri dopo la partenza, affrontando subito gradini e tratti erbosi in salita, ma è al km 0.7 che il percorso inizia a salire in maniera violenta, tagliando fiato e gambe. Avanziamo con lentezza esasperante, ansimando e sudando, mentre si alternano al nostro passaggio pascoli e sentieri in mezzo al bosco, con numerosissime roccette e radici affioranti dal terreno. Il percorso non concede letteralmente un attimo di tregua e al quarto chilometro, dopo aver piacevolmente sofferto quella che non tarderei a definire la salita più dura che abbia mai affrontato in una tapasciata, raggiungiamo il Passo la Porta, a quota 1.183 metri, iniziando finalmente la discesa tra gli alberi, altrettanto dura e tecnica quanto la precedente salita. Un rapido attraversamento del Torrente Valle Vanzarolo al km 4.4 e, nei pressi del km 4.7, usciamo finalmente dal bosco, ritrovando l’asfalto e godendo di uno splendido panorama sulla sottostante Valle Imagna. La discesa, molto veloce, ci porta ad attraversare il centro storico di Brumano, per poi riprendere nuovamente un dolce saliscendi su sterrato intorno al km 7.3 e iniziare un’altra discesa, sempre su strada bianca ghiaiosa, dal km 8.4 al km 9.9, costeggiando il fragoroso Torrente Imagna. Segue circa un chilometro e mezzo di leggera e sfiancante salita su asfalto, attraverso le frazioni di Chignolo e Casabelli, ma possiamo ancora aumentare il ritmo nell’imminente discesa, che diventa sterrata a partire dal km 12.5. Per quanto il traguardo sia ormai vicino, dobbiamo però faticare ancora, perché, d’ora in avanti, il percorso sarà in costante e graduale salita sino all’arrivo e potremo tornare su asfalto soltanto nell’ultimo agognato chilometro. Il cardiofrequenzimetro segnerà al termine poco più di 15 chilometri per un dislivello positivo totale complessivo di ben 833 metri, gran parte dei quali concentrati nei primi quattro chilometri! Una ragione in più per tornare a correre a Rota d’Imagna in futuro! Clicca sul link sottostante e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/1782438313
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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