Prima assoluta per il sottoscritto nel campo delle OCR (Obstacle Course Races) in pieno stile spartano e, visto il risultato e le piacevolissime sensazioni provate durante tutta la gara, non posso che ritenermi più che soddisfatto e convincermi ancor di più che, forse, questa potrebbe essere una strada davvero interessante da percorrere anche nel futuro.
La Ultimate Vikings Race Winter Edition si è rivelata essere una gara più che ostica, a tratti durissima, con un percorso realmente impegnativo e spesso pericoloso, irto di ostacoli da superare e completamente invaso dalla neve, considerando che la partenza è a poco più di mille metri di altezza. Un paio di alti muri da superare e un passaggio sotto corda tesa durante il primo chilometro e mezzo, fino al sollevamento di una traversina ferroviaria di legno (di almeno 50 kg, se non di più), che si rivela quasi proibitivo. Il successivo sentiero in salita, con numerosi punti esposti e neve battuta ghiacciata, mette a durissima prova le gambe fino al Dosso di Corvino (km 3.5), costringendomi ad annaspare letteralmente dopo ogni ostacolo e ad accogliere quasi a braccia aperte il trasporto di due secchi di sabbia cementizia da 25 kg l’uno lungo un percorso quadrato. Ma anche questa prova si rivela più dura del previsto e i muscoli delle braccia e della schiena urlano letteralmente di appagante dolore ad ogni passo. La vera discesa, questa volta su neve quasi fresca e poco battuata, inizia poco dopo il quarto chilometro e sfrutto tutta la mia esperienza da trail runner per gettarmi in picchiata verso l’arrivo. Mi aspettavo un sentiero o qualcosa del genere e, invece, mi trovo a fare i conti con un torrentello vero e proprio, completamente invaso da neve, ghiaccio e rami di vario tipo, che rende estremamente tecnica e difficoltosa la discesa, con un intrigante passaggio su un albero sospeso e il superamento di un altro paio di ostacoli fino al meritatissimo e sudato ristoro finale. Uno sguardo al cardiofrequenzimetro e scopro che i chilometri sono soltanto 7,27, ma con ben 453 metri di dislivello positivo complessivo. Considerando i minuti persi durante il superamento di ogni ostacolo, la lunghissima salita, una discesa da cardiopalma, la neve onnipresente e il percorso davvero impervio, il tempo trascorso (1:05:56) diventa più che soddisfacente! Clicca sui link sottostanti per osservare tutti i particolari e il video del percorso! https://www.strava.com/activities/2121997397 https://www.instagram.com/p/BtbUv3jizPy/
2 Comments
Davide Salvatore Chionna
11/6/2019 15:30:02
Grazie a voi per lo splendido percorso che avete tracciato!
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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