I sentieri e le pendici del Monte San Genesio non tradiscono mai, neppure le gambe più esigenti dei più appassionati corridori di trail running e, complice, un’ottima organizzazione e un percorso sapientemente disegnato, possiamo tranquillamente affermare che questa prima edizione del Ghost Town Trail Consonno risulta pienamente riuscita.
Dopo i duri allenamenti in palestra e due OCR corse tra febbraio e marzo avevo proprio bisogno di rilassarmi nei boschi, senza eccedere con il dislivello (comunque di tutto rispetto, visto che alla fine è risultato essere di 686 metri totali in salita) o un ritmo troppo serrato. Si parte in gruppo dal Palazzetto Ravasio di Olginate, percorrendo il lungolago in direzione nord per circa un chilometro, per poi svoltare a sinistra in una viuzza del centro storico e iniziare una graduale salita su asfalto, che inizia a diventare piuttosto impegnativa in località Praderigo, dove abbandoniamo la strada per imboccare un primo tratto sterrato che costeggia il Torrente Aspide. Ci addentriamo nei boschi del Monte San Genesio e, subito dopo il terzo chilometro, il sentiero inizia a farsi davvero impegnativo, con pendenze a volte notevoli, interrotto soltanto sporadicamente da qualche tratto di saliscendi. Il ritmo cala vistosamente, costringendomi a camminare in più punti, anche a causa della strettezza del sentiero e del grande numero di corridori che mi precedono, complice anche una partenza più che rilassata... Una leggera pioggerella inizia a scendere, rendendo particolarmente scivolosi alcuni passaggi su fango e roccette, senza però mai compromettere troppo l’andatura durante i tratti maggiormente corribili. Al km 5.5 abbandoniamo il sentiero e scorgiamo i primi edifici della città fantasma di Consonno, dove è posizionato il ristoro. Una rapida svolta a sinistra sull’asfalto ormai consunto e, dopo aver affrontato un breve strappetto prima del minareto in rovina, raggiungiamo il Cimitero di Consonno, imboccando una vecchia carrozzabile che ci riconduce all’interno del bosco. Dal km 8.5 al km 10 ci gettiamo in picchiata lungo un sentiero in discesa particolarmente tecnico e ricco di tornanti stretti, da affrontare tutto d’un fiato. Ancor più dura muscolarmente è la successiva discesa su asfalto in frazione Borneda, ma le fatiche non sono ancora finite, perché dal km 11.3 si ricomincia a salire, dapprima su asfalto e poi su uno stretto sterrato che costeggia la parte del monte prospiciente il lago. Davvero tecnica e quasi incorribile è l’ultima discesa su erba, posta al km 12.7, poco prima di rientrare nel comune di Olginate e correre l’ultimo tratto di questi splendidi 14, 6 km complessivi di un bellissimo tracciato. Clicca sui link sottostanti per osservare tutti i particolari e il video del percorso! https://www.strava.com/activities/2271542871 https://www.instagram.com/p/Bv89XsUl5dg/
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AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
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