Dopo lunghi mesi di trepidante attesa e letterale astinenza da qualsivoglia gara o manifestazione podistica, ecco finalmente arrivare in soccorso di noi corridori la FIASP, con una bella non competitiva in territorio bergamasco, dal tracciato sapientemente disegnato dai coraggiosi organizzatori. La Corribonate è proprio il lungo lento che ci serviva per riprendere contatto con il mondo delle corse domenicali, che ci hanno sempre accompagnato in questi anni e a cui, a causa del Covid-19, abbiamo dovuto forzatamente rinunciare nei mesi scorsi.
Questa allenante tapasciata, quasi interamente pianeggiante, con alcuni brevi e gradevoli strappetti, presenta comunque affascinanti tratti di sterrato nel bosco e lungo le sponde del fiume Brembo che accontentano tutti i partecipanti. Partiamo dall’oratorio della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, percorrendo le strade del centro e attraversando quasi subito il grazioso borgo medioevale di Mezzovate, svoltando a sinistra in discesa dopo mezzo chilometro, in prossimità della Chiesa di San Lorenzo. Continuiamo su asfalto sino al km 1.3, quando incontriamo il primo bel tratto di sentiero sterrato boschivo in mezzo al Parco del Basso Corso del Fiume Brembo, che ci accompagna fino alla frazione di Ghiaie (km 3.5), dove ritroviamo l’asfalto fino al km 4.7, prima di rituffarci nello sterrato del parco, in costante e leggerissima discesa. Il caldo settembrino si fa sentire, così come la mancanza dei leggendari ristori delle tapasciate, e penso subito che portarsi dietro una scorta d’acqua non sarebbe stata una cattiva idea, nonostante la presenza di un paio di fontanelle lungo il percorso. Al km 6.5 costeggiamo il placido e maestoso Brembo, correndo poi sempre su sentiero prevalentemente boschivo sino al km 8.5, quando ci imbattiamo in uno strappetto in salita, che ci porta gradualmente davanti alla Basilica di Santa Giulia, superbo esempio di architettura romanica della zona (km 9.1). Il percorso è ora di nuovo cittadino e su asfalto, in leggero saliscendi fino alla successiva discesa al km 10.5, che ci riporta infine ancora nel parco al dodicesimo chilometro. Dopo poche centinaia di metri nel bosco, affrontiamo un panoramico tratto di strada bianca e sentieri sgombri da vegetazione fino al km 12.6, per poi tornare a correre prevalentemente su asfalto in leggerissima e costante salita. Interessante lo strappetto su sterrato sassoso poco prima della Chiesa di San Pantaleone, in territorio di Madone (km 15), ma ormai il più è fatto e, dopo aver affrontato ancora parecchia strada bianca, rientriamo a Bonate Sotto, passando negli ultimi chilometri accanto a Palazzo Farina, dove dimorò il celebre pittore detto Il Piccio e al Municipio della città. Il cardiofrequenzimentro, al termine di tutto, segnerà 21 km precisi per un totale di 160 metri di dislivello totale positivo. Che dire… organizzazione splendida e tracciato superbo, ma sarebbero bastati soltanto i sorrisi dei corridori presenti e la loro voglia di ricominciare per non perdersela. Clicca sui collegamenti sottostanti e osserva tutti i particolari del percorso! https://www.strava.com/activities/4021731009 https://www.instagram.com/p/CEzfFXpiHhY/
1 Comment
7/10/2022 07:11:49
Choice partner just during company next person whatever. Benefit turn smile imagine. Father open blue.
Reply
Leave a Reply. |
AutoreDavide Salvatore Chionna. Corridore e scrittore. Amo narrare luoghi ed emozioni. archivi
Settembre 2020
Categorie
Tutti
|